Ci hanno provato per un’oretta puntando il rilevatore in più direzioni e posizionandolo a diverse altezze. Alla fine al proprietario del tetto (e del televisore) hanno comunicato l’esito della prova: «Il segnale non c’è». Il digitale terrestre continua a riservare sorprese e delusioni ai telespettatori, come la famiglia – orfana dei canali Mediaset – che ieri mattina ha messo a disposizione per un test il suo impianto tv, in via Argine Ducale.
Il problema è comune a qualche migliaio di famiglie ferraresi, ma si tratta comunque di una delle tante varianti lamentate dai residenti, che dopo l’avvento del digitale terrestre si trovano alle prese con canali che vanno e vengono, immagini che si disgregano in centinaia di pixel, emittenti scomparse dal bouquet dell’offerta, programmi captati dal televisore della sala da pranzo e ignorati dall’impianto installato in cucina.
Qualcuno vanta fino a 200 canali (per la maggior parte doppioni o offerti a pagamento), qualcun altro fa fatica a raccoglierne 30, tra i quali non compaiono network nazionali, come La7, o emittenti locali come Telestense. «Dal momento dello switch off – spiega il proprietario dell’impianto testato ieri mattina – ho avuto qualche difficoltà con La7 mentre Mediaset è completamente sparita».
L’impianto è nuovissimo, installato da poco. «Riorientando l’antenna siamo riusciti ad acciuffare il segnale di La7, ma solo dopo diversi tentativi», racconta una delle tre famiglie che abitano nel condominio. L’implementazione dell’impianto tecnico è costata quasi mille euro, «più i decoder e tutto il resto – rimarca il proprietario – l’installatore le ha provate tutte, è tornato più volte ma Mediaset continuiamo a non vederla». La prova tecnica è stata eseguita verso le 10 dal personale specializzato inviato dalla ditta Offel di Lugo (il tecnico Marco Zaganelli) e dall’installatore della Telsat Massimo Buzzoni.
Assieme a Giancarlo Pancaldi, della Cir-Cna, hanno effettuato un nuovo tentativo di captazione del segnale dopo aver smontato i componenti dell’antenna fissata sul tetto, sostituiti da tre moduli di rilevazione. L’impianto di ricezione è stato puntato in direzione di Velo Veronese, la località da dove i ripetitori del network privato tentano di irradiare la provincia estense. Dopo diversi tentativi si è constatato che «siamo arrivati fino a 15-16 metri di altezza ma il segnale non c’è».
Rotazioni e aggiustamenti non sono serviti a catturare le onde fantasma sparite dagli schermi di mezza Ferrara. «Riteniamo che la presenza del grattacielo o del complesso di Darsena City possano essere la causa di interferenze o oscuramenti, con effetti negativi sulla propagazione del segnale.
Nel caso di una tecnologia come il digitale, che esige un’altissima qualità, il risultato può essere l’assenza di ricezione». Pancaldi racconta che situazioni simili a quella di via Argine Ducale si riscontrano in via Cattaneo, via Fabbri, una parte di via Pesci, piazzale Camicie Rosse. La famiglia che ha ospitato il test si sta orientando verso un’opzione alternativa: la piattaforma satellitare Tv-Sat, «ma ci vuole la parabola e altri decoder».
Fonte: la Nuova Ferrara