“Nell’attuale situazione economica, segnata da notevoli sacrifici per milioni di pensionati, lavoratori e disoccupati, l’aumento del canone Rai non ha alcuna giustificazione e renderebbe peraltro ancora piu’ negativa l’immagine della Rai agli occhi degli italiani che giustamente considerano il canone la tassa piu’ odiosa”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio nazionale utenti dell’Agcom, Luca Borgomeo, in una nota, aggiungendo che “l’adeguamento del canone all’andamento dell’inflazione non puo’ essere richiesto nell’attuale situazione economica-finanziaria del paese, in quanto non solo pensioni, stipendi e salari non vengono adeguati al costo della vita, ma sulle famiglie si abbattono numerosi aumenti di imposte, tasse, tariffe e prezzi che sono oggettivamente gravi e onerosi”.
Infine, conclude la nota, “e’ davvero singolare richiedere l’aumento del canone Rai per un servizio pubblico sempre piu’ carente e per una programmazione ormai del tutto omologa a quella di altre emittenti (Mediaset e La7) che i telespettatori guardano gratis. Il Cnu rivolge un pressante invito al Governo perche’ non aumenti, ne’ ritocchi il canone Rai”.