Il nuovo Comitato regionale per le comunicazioni si è insediato questo pomeriggio, iniziando subito i suoi lavori. La breve cerimonia di insediamento ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, a cui ha fatto seguito l’intervento del presidente del Comitato, Mario Capanna.
Il programma dei lavori del Corecom verranno presentati ufficialmente durante una conferenza stampa che si svolgerà mercoledì mattina, 13 aprile 2011, alle ore 11 e 30, a Palazzo Calderini. (Acs) Perugia, 11 aprile 2011 – Si è svolta oggi, a Palazzo Calderini, la breve cerimonia di insediamento del Comitato regionale per le comunicazioni, i cui componenti sono stati recentemente rinnovati dal Consiglio regionale. Margherita Vagaggini, Giuseppe Bolognini, Oliviero Faramelli e Matteo Fortunati affiancheranno il nuovo presidente, Mario Capanna, per i prossimi 5 anni. Non volendo entrare nel merito dei compiti e degli obiettivi del nuovo Corecom “sarebbe una scorrettezza verso gli altri componenti, con i quali non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci e di individuare le priorità da perseguire”, Capanna si è limitato a rimarcare che il Comitato è un organismo di garanzia che deve rispondere a tutti i cittadini prima ancora che alle istituzioni regionali. Evidenziando la necessità di prestare particolare attenzione alla delicata fase del passaggio al digitale terrestre affinché le emittenti locali non vengano danneggiate e non venga impoverito il panorama dell’informazione regionale, Capanna ha annunciato che il programma del Corecom verrà elaborato e condiviso da tutti i componenti e presentata ufficialmente durante una conferenza stampa che si svolgerà mercoledì mattina, 13 aprile 2011, alle ore 11 e 30, a Palazzo Calderini. Portando i saluti del Consiglio regionale ai componenti del Corecom, il presidente dell’Assemblea, Eros Brega, ha ringraziato i membri precedenti del Corecom, riconoscendogli un ruolo importante e svolto con competenza (tanto da far diventare il Comitato umbro un punto di riferimento a livello nazionale) ed ha sottolineato la necessità di gestire con autorevolezza ed attenzione il passaggio al digitale terrestre, evitando che ci siano ricadute sui livelli occupazionali e sul contributo all’informazione portato dalle emittenti locali.