L’associazione Robinhood Abruzzo, tramite un comunicato, ha rilevato qaunto ancora sia difficile la situazione del digitale terrestre in Provincia di Teramo.
Per esempio, una signora di Torricella Sicura è arrabbiatissima perché, durante la finale del 100 metri piani alle Olimpiadi di Londra, di colpo e scomparso il segnale di Rai 2.
Un’altra persona di Teramo solo andando in vacanza ha scoperto l’esistenza di Rai 5, visto su Internet e mai avuto il piacere di vederlo sul digitale terrestre.
A Crognaleto hanno segnalato che i problemi non riguardano né l’antenna né il decoder, ma che la zona non è coperta bene e bisogna pazientare.
Questi tre casi riportati sono una sintesi che rappresenta appieno la situazione del passaggio al digitale terrestre dei canali pubblici.
Dal rilevamento effettuato il 64% delle persone sentite hanno problemi di costanza nella ricezione ( almeno una volta alla settimana il segnale va e viene). Il 72% non vede tutti i canali messi a disposizione dal servizio pubblico. Un 2% ancora non vede i canali Rai, ma vede benissimo quelli privati. La situazione risulta essere a macchia di leopardo. Nella fascia costiera ormai le problematiche sono risolte, ma nella città Capoluogo e le aree interne permangono.
“Invieremo una nota al Corecom Abruzzo – si legge nella nota dell’associazione Robinhood Abruzzo – avevamo contezza del ritardo della Rai in alcune aree, sembra incredibile, nel corso degli anni seguendo tutta la fase di passaggio avevamo monitorato e resi publici dati che evidenziavano come le tv commerciali e in particolare Mediaset inviano da anni segnali chiari. Le stesse tv locali si sono adeguate in tempo. La Rai è ancora in affanno, alla ricerca di soluzioni. La tassazione, seppur modificata nella sua essenza si è passanto da canone Rai a tassa di possesso, finalizza le somme raccolte al finanziamento del servizio pubblico. Questa cosa rende ancora più insopportabile questo disservizio, del quale non comprendiamo le ragioni. La Rai è in grado di fare benissimo quello che fanno gli altri operatori del settore”.