Una massima dello sport americano dice: “Offense sells tickets, defense win games” (“L’attacco vende i biglietti, la difesa vince la partita”). Lui, di partite ne ha fatte vincere tante, e Sfide – il programma di Simona Ercolani, condotto da Alex Zanardi – lunedì 5 novembre alle 22.40, ripercorrerà proprio la storia di un grande difensore del calcio italiano: Fabio Cannavaro. Per raccontare la sua carriera le telecamere di Sfide sono volate fino a Dubai dove ora Cannavaro vive con la famiglia e lavora come dirigente dell’Al-Ahli: dal settore giovanile del Napoli, all’esordio in serie A contro la Juventus a 19 anni. Poi gli anni dei successi scanditi da scudetti, coppe, fino al 2006 anno in cui vince il Mondiale portando alla vittoria la Nazionale Italiana con la fascia da capitano.
Nello stesso anno Cannavaro scriverà un’altra pagina importante della sua carriera vincendo il Pallone d’Oro, diventando uno dei 5 italiani insieme a Omar Sívori, Gianni Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio e unico difensore, ad averlo vinto. Da Dubai il racconto si sposta fino a Coverciano, dove Fabio studia per diventare direttore sportivo. Nel corso della puntata troveranno risposta anche una serie di domande che inevitabilmente il pubblico sportivo e non, si pone: Che fine fanno i campioni dopo una vita di successi e gloria? Cosa c’è nella vita dopo il pallone d’oro?
In un ritratto inedito raccontato direttamente dal protagonista, si conoscerà anche un po’ del privato dello scugnizzo di Fuorigrotta e di quando suo padre vedendolo appena nato disse: “E’ troppo brutto per essere mio figlio!”, per poi arrivare ai momenti-chiave della sua carriera, le grandi vittorie, le difficoltà e gli episodi più controversi. A parlare di Fabio Cannavaro dentro e fuori dai campi di calcio ci saranno anche i racconti del padre Pasquale, la madre Gelsomina, la moglie Daniela e la sorella Renata. E degli allenatori Scarpitti, De Lella, Bianchi, Capello, fino ai compagni di squadra storici come Ferrara, Inzaghi e Galante.