Compie un anno TgCom24, il sistema all news di Mediaset diretto da Mario Giordano. Dal 28 novembre 2011 è diventato un punto di riferimento: più di 16 milioni di contatti al mese sul digitale terrestre (2 milioni di telespettatori al giorno), 522 milioni di pagine viste sul web (+13%), 15 milioni e 500 mila utenti unici sul web (+7%) e 1 milione e 700 mila utenti unici sul mobile (+209%). In 12 mesi la redazione composta da 130 giornalisti digitali ha prodotto oltre 7.000 ore di informazione.
“Il sistema all news multipiattaforma di Mediaset – sottolinea Giordano in una nota – è la vera innovazione nel campo dell’informazione: a un anno dal suo debutto TgCom24 c’é, produce, informa, viene seguito dal pubblico su tutti i mezzi. La crescita sul web è costante, i riscontri sul canale televisivo sono brillanti, sul mobile il boom è straordinario. In un periodo difficile come questo, l’editore ha avuto il coraggio di credere e investire nel progetto e in un solo anno TgCom24 è diventato una certezza nel moderno panorama dell’informazione. Lo dimostra anche il fatto che altre importanti realtà editoriali, in Italia e nel mondo, si propongono come obiettivo il nostro sistema multimediale. Missione compiuta, insomma.
Ma con la consapevolezza che abbiamo percorso solo il primo chilometro di una maratona che speriamo non finisca mai”. Dalla sua nascita TgCom24 ha ospitato i tutti i protagonisti dell’attualità politico-istituzionale: Fini, Schifani, Bersani, Renzi, Di Pietro, Vendola, Alfano, Pannella, Fornero e Passera, solo per citarne alcuni. Ha trasmesso la prima intervista al comandante della Costa Concordia Schettino, ripresa da tutte le tv del mondo da Cnn ad Al Jazeera. Ha mostrato le prime immagini dell’esplosione della bomba a Brindisi davanti alla scuola Morvillo. Renzo Bossi ha annunciato al sistema all news di Mediaset le sue dimissioni da consigliere regionale, dopo lo scandalo che ha investito la Lega. Grande eco hanno avuto anche i fuorionda di attivisti del Movimento 5 Stelle sulla ‘dissidente’ Federica Salsi, come anche il video esclusivo dei lacrimogeni nelle manifestazioni di piazza dei giorni scorsi.