Cambia l’asta delle frequenze tv e, come anticipato da MF-Milano Finanza, restano fuori i big della televisione generalista: Rai, Mediaset e Telecom Italia. L’Agcom ha concluso il primo giro di consultazioni per redigere ex novo il bando di gara per la vendita dei mutiplex digitali (il governo Berlusconi aveva stabilito l’assegnazione gratuita delle frequenze 61-69 MegaHertz, l’esecutivo Monti ha deciso di venderle al miglior offerente).
Cosa cambia rispetto alla prima bozza dell’Autorità per le comunicazioni? I lotti messi all’asta non sono più di cinque multiplex ma solo di tre piattaforme di canali: verranno vendute solo le frequenze che coprono oltre il 90% del territorio e che danno luogo ad una concessione ventennale e non quinquennale. La decisione di Marcello Cardani e colleghi tira fuori tutti i network preesistenti sulla piattaforma televisiva digitale (appunto Rai, Mediaset e Telecom Italia) e permetterà solo ai nuovi entranti, Sky e Discovery Channel in primis, di partecipare all’asta.
Il governo si attendeva un miliardo di euro da questa asta ma è lecito ridurre di almeno la metà l’incasso previsto. Gli altri due multiplex che inizialmente erano stati messi all’asta andranno invece agli operatori telefonici e quindi in questo caso rientrerà in gioco Telecom Italia. Il Consiglio dell’Autorità, ha poi ricordato il presidente Cardani in una nota, ha approvato lo scorso 17 dicembre uno schema di provvedimento che è stato tempestivamente trasmesso alla Commissione europea. In quella sede l’Agcom si è riservata di concludere gli approfondimenti tecnici volti a migliorare la qualità dei multiplex messi a gara attraverso la soluzione di problemi di interferenze che sono stati segnalati nel corso della consultazione pubblica. L’Agcom punta al “miglioramento del grado di concorrenza tra operatori esistenti e soggetti nuovi entranti, in linea con quanto emerso nell’interlocuzione condotta con la Commissione, anche attraverso la soluzione delle criticità evidenziate e il miglioramento dei lotti a gara riservati ai nuovi entranti”: una conferma che ai nuovi entranti saranno alla fine riservati i tre multiplex.