“Mi faccio latore della richiesta che possano aumentare gli incentivi previsti, in misura proporzionale all’introito realizzato. Sarebbe un risultato rispondente a un tempo alle esigenze finanziarie dello Stato perché ci sarebbe un maggiore introito, all’utilizzo nazionale delle frequenze e alla salvaguardia economica degli investimenti fatti dalle emittenti locali”. Lo ha detto il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, nel corso del suo intervento al Radioforum Tv di Aeranti-Corallo in merito alla gara per l’assegnazione delle frequenze per la banda larga mobile, secondo la quale le tv locali dovranno liberare alcune frequenze da loro occupate.
“Le regole per la gara – ha proseguito Calabrò – che Agcom ha prontamente formulato il 24 maggio scorso e posto in consultazione consentono, a queste condizioni, entrate anche superiori alla cifra preventivata di 2,4 miliardi di euro”. “La riduzione delle frequenze non limita la possibilità di trasmettere – ha aggiunto Calabrò -: tutti gli operatori seri hanno la possibilità di irradiare programmi a condizioni di sostenibilità economica, di equità e di non discriminazione. La situazione è complicata, ma cerchiamo di definire i ruoli: gli operatori di rete trasportano anche per i fornitori di contenuti locali e nazionali e ci sono incentivi alla condivisione delle frequenze anche e sopratutto per le emittenti comunitarie che rappresentano un indubbio valore per la società civile”, ha concluso Calabrò.