“Mettiamo 10 milioni di euro, quanto le più ricche regioni del Nord, perché il sistema informativo pugliese è un apparato produttivo che dobbiamo difendere aiutandolo ad innovare tecnologicamente ma imponendogli il rispetto dei livelli occupazionali”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presentando oggi a Bari il bando regionale da 10 milioni di euro per favorire il passaggio delle tv locali al digitale terrestre, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna (referente della conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali, per le questioni della comunicazione), e degli assessori regionali allo Sviluppo Economico, Loredana Capone e alla Comunicazione istituzionale, Nicola Fratoianni.
A beneficiare del bando saranno le piccole imprese titolari di emittenti televisive locali con sede nel territorio pugliese che decidono di investire per passare al nuovo sistema di trasmissione. La Puglia infatti entro il 30 giugno 2012 dovrà passare al digitale terrestre con la Basilicata, la Sicilia e la Calabria. Senza l’adeguamento alla nuova tecnologia – è stato spiegato – le piccole emittenti rischiano di scomparire.
E’ proprio una vera grande vergogna.
In passato ho già avuto occasione di scrivere che Vendola predica bene e razzola male. E’ proprio così. Insieme a lui anche altri nostri esponenti politici, coloro che hanno condotto l’ultima campagna elettorale poggiandosi sul pluralismo delle televisioni locali, sul loro insostituibile ruolo, e sulla grande valenza di un comparto che deve essere preservato e protetto anche e soprattutto in questo delicato momento economico che sta attraversando il nostro paese nonchè in presenza di un importante appuntamento: il passaggio al digitale terrestre che interesserà la nostra regione nei prossimi mesi. Un momento assai delicato per il fututo di decine di imprese televisive pugliesi. … E Vendola cosa fa? Dopo aver predicato in lungo ed in largo a favore delle sue televisioni decide di sopprimere le più piccole, proprio quelle a cui egli stesso aveva promesso più attenzioni, proprio le televisioni comunitarie, quelle legate al territorio, all’informazione, alla più nobile missione dei loro editori.
Il bando per il digitale terrestre va bloccato e rifatto, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche delle piccole televisioni con indirizzo comunitario. Diversamente un terzo delle imprese televisive pugliesi non parteciperanno al bando. Il risultato di ciò sarà un importante indebolimento del pluralismo mediatico, lo stesso pluralismo paventato dal nostro presidente Vendola in diverse occasioni.
Lo stesso pluralismo minato a più riprese anche dal governo nazionale.
Anche io desidero complimentarmi con il nostro presidente, per le assurde e vergognose scelte assunte nei confronti della libertà di informazione, di quella VERA.
Il Governatore della Regione Puglia omette di dire che al complicatissimo bando studiato appositamente per le grosse emittenti, di fatto non potranno partecipare quasi tutte le Tv più piccole, ovvero quasi 1/4 delle Tv presenti in Puglia. Questo perchè sono stati inseriti alcuni requisiti tipici delle grosse
emittenti… altro che: “le piccole emittenti rischiano di scomparire” come riferito dallo stresso Vendola che dichiara di preoccuparsi delle sorti di queste realtà locali …
Grazie a questo bando il Governo Regionale di Centro Sinistra si è perfettamente allineato al Governo
Nazionale di Centro Destra (anzi è riuscito a fare addirittura peggio!!) che ha deciso di sottrarre alcune frequenze alle Tv locali (canali dal 61 al 69) .. Complimenti !!