Per celebrare Lina Wertmüller, la grande regista italiana premio Oscar, scomparsa oggi all’età di 93 anni, Cielo propone, sabato 11 dicembre, in prima serata, il suo film “Ninfa Plebea” del 1996.
Tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Rea, vincitore del Premio Strega nel 1993 e accompagnato dalle straordinarie musiche del grande Ennio Morricone, il film racconta la storia della giovane Miluzza, che inizia a conoscere il suo corpo da adolescente ed esplora le emozioni del sesso con l’ingenua inconsapevolezza e l’esuberanza tipiche dell’età.
La vicenda è ambientata negli anni Quaranta a Nofi, paesino immaginario a sud di Napoli, dove la giovane Miluzza vive con la sua famiglia composta dalla madre Nunziata, donna disinibita interpretata da un’affascinante Stefania Sandrelli, dal padre Gioacchino che è un modesto sarto e dal nonno materno Fafele, che è uno stimato pizzaiolo.
Il fascino della giovane ragazza attira l’attenzione di alcuni paesani, anche perché tutti conoscono la sessualità irrefrenabile della madre Nunziata, c non si è mai preoccupata di nascondere i suoi incontri amorosi con i soldati nella bottega del marito.
Il pregiudizio del paese e le naturali pulsioni dell’adolescenza sembrano dunque predestinare Miluzza a una sorte sciagurata, ma con l’arrivo di un affascinante soldato, interpretato da un giovanissimo Raul Bova, le sue sorti potrebbero cambiare.
Ninfa plebea è un film che esprime la capacità della regista di raccontare, in maniera unica e originale, il nostro Paese, in particolare il Sud più autentico e profondo e che celebra il suo forte legame con la città di Napoli.