Sarà la crisi conclamata dei consumi o sarà che gli italiani preferiscono l’offerta mordi-e-fuggi, fatto sta che in Sky Italia iniziano ad avvertire la morsa della recessione che sta colpendo il mercato nazionale. La pay tv satellitare controllata dalla News Corp di Rupert Murdoch, secondo quanto appreso da milanofinanza.it, rischierebbe di perdere una buona fetta di quei 5,03 milioni di abbonati che rappresenta una soglia rilevante nei piani di crescita della società. Il motivo di questo calo sarebbe legato in particolare alla fattispecie prevista dalla legge 40/2007 (o legge Bersani) che ha abolito le penali in caso di recesso anticipato rispetto alla scadenza contrattuale e quindi di fatto concede ai consumatori la possibilità di di recedere unilateralmente.
In particolare, in Sky si sarebbero trovati in questa situazione con le ultime offerte promozionali d’abbonamento che prevedono tariffe a un basso costo d’ingresso ma a durata limitata (1 mese). Una opzione, che sulla falsariga di quello che da alcuni anni accade nel mondo della telefonia mobile, viene sempre più utilizzata dai consumatori-telespettatori.
E che l’argomento sia di stretta attualità lo dimostra il fatto che oggi pomeriggio, secondo quanto si apprende, nel quartier generale milanese dell’emittente satellitare guidata dall’amministratore delegato Andrea Zappia ci sarebbe stato un lungo e articolata summit tra la prima linea manageriale per trovare un rimedio all’emorragia di abbonamenti.
Esiste anche un blog (<http://disdiresky.blogspot.it/>http://disdiresky.blogspot.it) che offre tutte le indicazioni per chi vuole disdire o rescindere il contratto con la pay tv di Murdoch.