E’ chiaro e da settimane lo scontro tra i privati e il Comune è alto. L’amministrazione pubblica sta inviando i provvedimenti di spegnimento (ne ha già spediti 20) alle emittenti radiotelevisive prive delle autorizzazioni ministeriali alla trasmissione. E il sindaco assicura da mesi: «entro novembre spegneremo tutto».
Ma, come detto, gli editori pensano che la partita sia ancora da considerarsi aperta. Per questo hanno chiesto nuovi rilievi da parte dell’Arta per verificare se i limiti alle emissioni di onde elettromagnetiche siano ancora tali (dopo il passaggio al digitale terrestre) da giustificare la delocalizzazione degli impianti da San Silvestro.
La richiesta è stata avanzata questa mattina dalla delegazione degli editori radiotelevisivi abruzzesi (di cui facevano parte i rappresentanti di Rete8-Telemare, TeleMax, Antenna 10, Tv6, Tvq, Atv7, Trsp e Vera Tv) alla Conferenza dei Capigruppo che si è riunita all’Emiciclo.
Il presidente Pagano, dopo aver valutato positivamente l’istanza, ha annunciato che in una delle prossime riunioni della Conferenza, saranno invitati il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio e la dirigente dell’assessorato all’Ambiente Iris Flacco.
Gli editori contestano l’alternativa di delocalizzazione proposta dall’amministrazione comunale, che ipotizza un trasferimento delle antenne su una piattaforma in mare. Una soluzione che gli operatori del settore considerano eccessivamente onerosa sotto il profilo economico e che presenta numerose difficoltà tecniche.
La partita è ancora aperta?
MASCIA: «BASTA CINCISCHIARE»
«La strada è ormai tracciata e non si torna indietro», assicura il sindaco Mascia, «dunque invito gli stessi titolari delle emittenti a evitare di continuare a cincischiare, andando ad appellarsi a destra o a sinistra, cercando di riaprire un discorso ormai chiuso. Le antenne devono andar via da San Silvestro, e invece di continuare a perdere tempo, chiedo l’impegno di tutti ad avviare le procedure per la delocalizzazione degli impianti, da attuare prima della fine di novembre, quando spegneremo le emittenti che non si saranno messe in regola».
Il primo cittadino di dice «sorpreso, in senso negativo» dall’iniziativa delle emittenti . «La verità è che probabilmente gli stessi titolari degli impianti non pensavano che, alla fine, saremmo giunti a passi e atti amministrativi concreti che vanno nella direzione dello spostamento delle antenne e del loro spegnimento».