«La nostra amministrazione comunale – ha sottolineato il primo cittadino – crede fortemente nell’ipotesi di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma off shore in mare».
C’è già a disposizione del Comune uno studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento.
E il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’ come riportato nell’atto, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’.
Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre scorso e in quella sede è stato recepito lo studio.
La Regione Abruzzo si è attivata – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia – e il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’, lettera firmata dal Direttore regionale Antonio Sorgi.
«Sappiamo», ha detto ancora Mascia, «che il presidente Chiodi, ha già chiesto l’istituzione del ‘Tavolo tecnico’ con il Ministero».
«I nostri Enti – ha aggiunto il consigliere Sospiri – intendono continuare a sostenere tale progetto ritenendo superabili anche le obiezioni sollevate dall’ingegner Troisi che non ha assolutamente bocciato alcuna ipotesi, ma ha semplicemente e opportunamente espresso, da tecnico, delle valutazioni tecniche sottolineando delle ‘difficoltà’ che già abbiamo affrontato e che sono, secondo i tecnici dell’Università de L’Aquila, perfettamente bypassabili. In sostanza Troisi ha messo in luce il ‘disagio per l’utenza di dover variare l’orientamento delle antenne televisive’».
Utenza stimata intorno al 20 per cento della popolazione di Pescara, concentrata nella zona dei Colli, che dovrebbe spendere una cifra irrisoria semplicemente per girare le antenne domestiche. Troisi ha suggerito di evitare una doppia variazione dell’orientamento considerando che entro il 2011 anche l’Abruzzo avrà lo switch off, ossia il passaggio al digitale terrestre che tra l’altro l’ amministrazione comunale ha chiesto di anticipare al Ministero.
Troisi ha poi sottolineato l’aumento dei costi di manutenzione degli impianti da parte dei gestori privati per la collocazione off-shore, e infine anche le difficoltà dell’Ispettorato a effettuare le verifiche sugli impianti dovendo raggiungere la piattaforma.
Lunedì prossimo Mascia sentirà l’avvocato Selli, al quale indicherà con il consigliere Sospiri quelli che sono i soggetti da convocare a un Tavolo tecnico di confronto con il Ministero.