«La nostra priorità», ripete il sindaco, «resta la delocalizzazione degli impianti da quella collina di Pescara. la Guardia di Finanza ha accertato che 59 emittenti non sono a tutt’oggi provviste dell’autorizzazione comunale necessaria per trasmettere dal colle, verifica che ha determinato la firma delle ordinanze dirigenziali.
Il Tar lo scorso 20 dicembre ha già sospeso l’efficacia dei provvedimenti nei confronti delle prime 4 emittenti che avevano impugnato le ordinanze dirigenziali del Comune di Pescara, Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale, evidentemente ritenendo necessario garantire la non interruzione del pubblico servizio.
Poi il 10 gennaio, sempre dinanzi al Tar, sono state discusse le richieste di sospensiva delle ordinanze dirigenziali di spegnimento presentate da altre 14 emittenti che hanno impugnato quei provvedimenti del Comune con un ricorso, ossia Nuova Radio Spa, Radio Parsifal, Radio California, Centro Produzione Spa, Radio Studio Più Srl, Prima Tv Spa, Elemedia Spa, Rete A Spa, Rai-Raiway Spa, 4 ricorsi di Radio Delta Uno, ed Edizioni Silvestri Srl. E anche questi ricorsi sono stati accolti con la relativa sospensiva.
Il 24 gennaio sono state accolte le altre due richieste presentate da Radio International e Mon Radio, e oggi sono state accolte, ovviamente, anche le richieste presentate da altre sei emittenti, ossia le società Nove Nove, Studio 5, Radio Dimensione Suono, Tvq, WNN W.80 Comunication, ed SP.
Per tutte l’udienza di merito è fissata al prossimo 4 luglio.
L’appello andrà presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione delle prime ordinanze di sospensiva, avvenuta lo scorso 20 dicembre, quindi entro il 19 febbraio. Sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra inseriti nel Piano su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi.