“Il Tavolo tecnico che dovrà portare avanti materialmente la migrazione delle antenne da San Silvestro è stato finalmente e formalmente costituito: nel vertice odierno, al quale, peraltro, ha preso parte anche il Comitato antiantenne, anche le ultime emittenti radiotelevisive locali si sono dovute arrendere all’evidenza dei fatti, ossia all’ineluttabilità del trasferimento, e hanno dovuto giocoforza nominare i propri delegati al Tavolo.
Il vertice è stato aggiornato al prossimo 22 giugno, d’ora in avanti per il vertice ristretto, quando fisseremo il cronoprogramma che dovrà condurci, entro novembre, allo spostamento degli impianti, e soprattutto cominceremo a vagliare tutte le ipotesi dei nuovi siti, dalla soluzione off-shore agli altri 129 siti disponibili solo in Abruzzo. Il dato è tratto, ora comincia la maratona vera e propria che prima di Natale dovrà condurci al risultato tanto atteso”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri al termine del nuovo vertice odierno convocato in Regione per la delocalizzazione delle antenne da San Silvestro. “La nostra amministrazione comunale – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – ha raggiunto un risultato storico ottenendo la delocalizzazione delle antenne, ma non con una semplice promessa, bensì con la formalizzazione del provvedimento attraverso l’esclusione del sito di San Silvestro dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze. Ora però arriva la parte più difficile, ossia quella più tecnica, l’attuazione concreta del dispositivo normativo.
Da parte mia ho già sollecitato la Regione Abruzzo, e dal nostro punto di vista la competenza a dare attuazione al provvedimento è del Ministero per lo Sviluppo Economico che deve dire in concreto alle emittenti che devono trasferire i propri impianti. E già nel corso del precedente incontro a L’Aquila, lo scorso 24 aprile, il Ministero non ha usato giri di parole, e ha detto senza mezzi termini che le antenne devono lasciare San Silvestro, una riunione infuocata, in cui i titolari delle emittenti, 25 quelli presenti, non hanno ovviamente visto di buon occhio la posizione del Ministero, di Comune e Regione. E nonostante le opposizioni, il Ministero, rappresentato dal dottor Troisi e dal dottor Sambuco, ha mantenuta ferma la propria posizione, e ha ribadito che le antenne se ne devono andare, concordando un margine temporale congruo per lo spostamento.
Se quei termini temporali fissati non dovessero essere rispettati, scatterà la denuncia per omissione d’atti d’ufficio. Nel corso dell’incontro precedente – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia -, ribadendo l’ipotesi di delocalizzazione delle antenne sulla piattaforma off shore già esistente, che dunque non dev’essere costruita, denominata ‘Francavilla’, abbiamo istituito un Tavolo tecnico di lavoro che dovrà operare in modo serrato per stabilire le modalità di migrazione dei ripetitori, un Tavolo di cui, come previsto, devono far parte un rappresentante della Regione Abruzzo, un rappresentante del Comune di Pescara, un rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico, un rappresentante dell’Università de L’Aquila, un rappresentante dell’Agcom, 3 rappresentanti dell’emittenza televisiva locale e 2 dell’emittenza televisiva nazionale, un rappresentante dell’emittenza radiofonica nazionale e 2 di quella locale. La politica questa volta ha fatto tutto ciò che era possibile e abbiamo concesso sei mesi di tempo per completare la delocalizzazione, dunque entro novembre 2012.
Ma nella seconda riunione dello scorso 18 maggio qualcosa non è andato per il verso giusto: in sostanza le emittenti non sono state in grado di individuare i propri delegati a far parte del Tavolo tecnico e in quell’occasione si sono presentate in massa, ciascuna con un proprio rappresentante, a quella che di fatto non era più una riunione ‘tecnica’, ma una sorta di assemblea popolare, cercando peraltro anche di tentare di riaprire il dibattito sulla legittimità o meno della decisione assunta dall’Agcom di ‘spegnere’ il sito di San Silvestro. Una discussione però ampiamente superata, ormai dai fatti e dal tempo, e fortunatamente la Regione Abruzzo lo ha ribadito mantenendo un atteggiamento di massima fermezza”.
“Anzi – ha aggiunto il consigliere Sospiri – anche il professor Graziosi, autore del progetto di delocalizzazione sulla piattaforma off-shore, adottata anche in altri 4 o 5 casi al mondo, per conto dell’Università de L’Aquila, ha di nuovo illustrato il progetto stesso, rispondendo punto punto ai quesiti posti dalle emittenti, specie in merito alle presunte interferenze con le onde dei ripetitori dell’altra sponda dell’Adriatico, perplessità tutte fugate con dati tecnici e non con semplici chiacchiere”. “A questo punto – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – il Comune, rappresentato dal Direttore Ilari e dal consigliere Sospiri ha ricordato che l’ordine del giorno del vertice tecnico odierno non era stabilire la legittimità o meno del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, ma piuttosto di dettare i tempi e le modalità della migrazione delle antenne, ovvero ha riportato la discussione nel suo binario, data ormai per scontata la delocalizzazione.
E lo stesso Dirigente Sorgi ha aggiornato la riunione a oggi, negli uffici di viale Bovio, dove la stessa Regione – hanno proseguito il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri -, di nuovo mettendo a tacere i tentativi di prendere tempo da parte delle emittenti, ha disposto l’individuazione dei delegati che, per le emittenti televisive nazionali sono Rai Way e Mediaset, rappresentata, quest’ultima, dal dottor Mazzetti. Da questo momento solo i delegati potranno prendere parte alle riunioni: il prossimo incontro ci sarà il 22 giugno, alle 15, e in quella sede fisseremo il cronoprogramma degli interventi da attuare e la scelta dei siti in cui delocalizzare gli impianti, un processo che dovrà concludersi, inderogabilmente, entro fine ottobre-inizio novembre, ricordando che, a parte la piattaforma off shore, ci sono comunque altri 129 siti in Abruzzo tra cui scegliere per lo spostamento, di cui 49 sono i più vicini”.