Mediaset ha annunciato che dal 7 settembre intende criptare i propri canali sulla piattaforma SKY. Da quel momento Rete4, Canale5 e Italia1 saranno visibili solo sul terrestre e sul satellite con TIVUSAT.
La decisione di Mediaset di criptare la visione dei propri canali dal bouquet di Sky – afferma Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – danneggia quegli utenti che vedono la televisione solo attraverso la piattaforma satellitare, utenti che, per continuare a vedere i canali Mediaset, saranno costretti ad acquistare il decoder di TIVUSAT, spendendo soldi, e non esercitando il proprio diritto ad utilizzare la tecnologia trasmissiva che più gradiscono.
Lo sbarramento tecnologico messo in atto da Mediaset – dichiara Giordano – rappresenta un ritorno al passato che, ai tempi della banda ultra veloce, degli smartphone sempre connessi e della globalizzazione non solo è anacronistico, ma nasconde ben altro.
Dietro alla decisione di Mediaset di criptare i propri canali in realtà – prosegue Giordano – ci sono altri motivi, come quelli di non voler più concedere gratuitamente a SKY la possibilità di inserire i principali canali Mediaset nel bouquet della pay tv satellitare (posizioni 4,5 e 6). Non essendo la pay tv satellitare una piattaforma tecnologica com’è, invece, la trasmissione da satellite, ecco che vengono tagliati fuori tutti coloro che vedono la televisione solo con la piattaforma satellitare.
In un’Europa che ci chiede di avere un mercato unico digitale anche nelle comunicazioni elettroniche – continua Giordano – la decisione di Mediaset è assurda. È ora che Agcom – prosegue Giordano – faccia chiarezza tutelando i diritti dei consumatori e delle aziende televisive. Deve essere chiarito una volta per tutte cosa e quando una trasmissione televisiva può essere criptata. La scelta di codificare non può essere utilizzata per ragioni concorrenziali o per favorire una piattaforma trasmissiva a svantaggio di un’altra (satellite contro terrestre e viceversa)!
Visto che la criptazione normalmente viene usata per i canali a pagamento o per quei programmi che non hanno acquisito i diritti per la trasmissione fuori dai confini nazionali (ad esempio, eventi sportivi visibili solo sul terrestre o su TIVUSAT):
· Perché Mediaset dovrebbe criptare tutto il palinsesto dei suoi canali, impedendo quindi la visione con un semplice decoder free satellitare?
· Perché diventerebbe necessario vedere i canali Mediaset solo con il decoder compatibile con TIVUSAT?
· Perché Mediaset impedirebbe ai nostri connazionali, residenti in Europa, di vedere i suoi canali?
· Perché alcuni canali trasmessi sul terrestre, sono interamente criptati sul satellite e visibili solo con TIVUSAT? Perché TIVUSAT nata per garantire la visione su satellite dei canali terrestri a chi non ha il segnale da terra, ha costi di accesso elevati così da coprire i costi di criptatura?
· Chi verifica se veramente i contenuti trasmessi sono acquisiti solo per l’ambito nazionale?
Basta con questa anarchia – prosegue Giordano – Agcom chiarisca diritti e doveri di chi gestisce i bouquet televisivi e chi è tenuto a pagare per essere inserito nella numerazione del bouquet e verifichi la tipologia delle criptazioni in atto
Adiconsum – conclude Giordano – chiede ad Agcom l’apertura immediata di un tavolo di confronto con le associazioni consumatori per elaborare al più presto le delibere necessarie per regolamentare il settore. Chiediamo ad Agcom di bloccare la decisione di Mediaset fino a quando non ci saranno regole chiare.