Il governo ha depositato alla Camera un emendamento al decreto fiscale per annullare il beauty contest con il quale il vecchio governo aveva deciso di assegnare le frequenze liberate dal passaggio al digitale. Il testo prevede che le frequenze siano assegnate mediante “pubblica gara indetta entro 120 giorni” dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Sarà l’Autorità per le comunicazioni a fissare “le necessarie procedure” e l’assegnazione avverrà sulla base di “differenti lotti”. Il comunicato del consiglio dei ministri chiarisce come sarà la gara.
Le regole della gara dovranno essere elaborate dall’Agcom, sentiti i competenti Uffici della Ue e attenendosi ai seguenti criteri e principi direttivi:
- aggiudicazione all’offerta economica più elevata, anche mediante rilanci competitivi;
- partecipazione alla gara riservata agli operatori di rete, assicurando la separazione verticale tra i fornitori di programmi e gli stessi operatori di rete, che dovranno consentire l’accesso ai fornitori di programmi a condizioni eque e non discriminatorie. In questo modo sarà più facile e meno oneroso accedere al mercato televisivo;
- fissazione dei criteri e delle priorità per favorire i fornitori di programmi nuovi entranti e l’innovazione tecnologica;
- composizione ottimale dei diversi lotti messi a gara e modulazione della durata dei diritti d’uso delle singole frequenze, così da garantire la tempestiva destinazione delle frequenze secondo la disciplina dello spettro radio stabilita dalla Commissione europea e dagli organismi internazionali competenti, con particolare riguardo agli obiettivi della agenda digitale nazionale ed europea.
L’Autorità e il ministero dovranno adottare ogni azione utile a garantire la concorrenza, l’uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio, in riferimento anche agli indirizzi dettati dalla Conferenza mondiale di Ginevra 2012 e dall’Unione Europea nell’ambito degli obbiettivi dell’agenda digitale. In questo modo il sistema trasmissivo nazionale potrà rispondere efficacemente ai crescenti bisogni di banda larga e di comunicazione tramite la rete.
Si prevede entro la fine del 2012 il riordino dei contributi per l’utilizzo delle frequenze televisive, che saranno progressivamente applicati per favorire l’ottimale utilizzo delle frequenze.
Vengono previste misure atte a favorire l’introduzione di nuovi standard televisivi DVB-T2, MPEG-4 e successive evoluzioni, attraverso i quali sarà possibile aumentare la quantità e la qualità della trasmissione televisiva. Per questo motivo, a partire dal 1° gennaio 2015 le aziende produttrici di televisori saranno obbligate a utilizzare solo sintonizzatori digitali in grado di ricevere i nuovi standard. Le nuove tv, dal 1° luglio 2015, saranno le uniche a poter essere commercializzate. Gli standard DVB-T2 e MPEG-4 necessitano inoltre di un numero più limitato di frequenze e ciò consentirà la trasmissione di una quantità più ampia e avanzata di contenuti.