La Federazione nazionale consumatori e utenti del Trentino lamentava che, a fronte del pagamento del canone e di campagne promozionali su Internet che assicuravano la copertura totale del territorio, in seguito al passaggio definitivo dal sistema televisivo analogico a quello digitale, numerosi consumatori sarebbero stati impossibilitati alla visione dei programmi Rai, mentre sarebbero riusciti a fruire di quelli trasmessi da operatori concorrenti. L’Autorità non ha ravvisato nel comportamento dell’azienda pubblica – che venuta a conoscenza delle criticità ha informato gli utenti – una violazione delle diligenza professionale, né omissioni informative ai consumatori.