Apprendiamo con preoccupazione che il nostro segnale è stato trasferito sul satellite Eutelsat 16 A (16 gradi Est) e che a partire dal 30 settembre le trasmissioni via satellite dei programmi italiani di TV e Radio Capodistria attraverso l’attuale satellite Hotbird (13 gradi Est) cesseranno definitivamente.
Si tratta di un grave danno per la nostra emittente che si troverà improvvisamente priva del grande bacino di telespettatori che sinora, in Italia e, soprattutto, in Istria, Quarnero e Dalmazia, seguivano le nostre trasmissioni attraverso il segnale satellitare più diffuso, quello visibile con Hotbird (che consente la ricezione, oltre a TV Capodistria, delle principali emittenti italiane – Rai e Mediaset-, e che permette la ricezione di TV Capodistria anche attraverso la piattaforma italiana TV-Sat).
Per passare ad Eutelsat (per la ricezione dei programmi dell’Europa centro – orientale e meridionale, ma non dei programmi italiani), i nostri telespettatori saranno costretti a spostare la parabola di 4 gradi, oppure ad installare una nuova parabola (per non perdere gli altri programmi italiani, avvalendosi comunque del costoso intervento di un’antennista).
Considerato che nell’Istria croata e nel Quarnero, dove vive la componente più numerosa della comunità nazionale italiana, i connazionali ci seguono prevalentemente via satellite attraverso il segnale Hotbird (sia per le difficoltà di ricezione con il digitale terrestre che per l’abitudine di abbinare la ricezione di TV Capodistria a quella, satellitare, delle principali reti italiane), con il trasferimento su Eutelsat rischiamo di ridurre in modo significativo la visibilità dei nostri programmi e di cancellare la nostra presenza su gran parte del territorio, vanificando così il nostro ruolo a sostegno della diffusione della lingua, della cultura e della presenza della CNI, ma anche la nostra funzione di valorizzazione dei rapporti di collaborazione transfrontalieri e transnazionali e di TV delle minoranze (vista la palese riduzione della visibilità anche nel Friuli Venezia Giulia, nel Veneto e nel resto d’Italia, dove la ricezione satellitare, sia con la piattaforma TV-Sat che su Sky, è quasi tutta su Hotbird).
Con la trasmissione via satellite siamo riusciti a superare, anche se solo in parte, le lacune e gli ostacoli alla diffusione e alla visibilità di TV Capodistria nell’area complessiva del nostro insediamento storico imposteci dai confini, dalle barriere nazionali e dal pluriennale mancato accordo fra gli enti e le autorità preposte di Croazia e Slovenia. Ora con questa decisione, dettata, lo comprendiamo, da esigenze economiche, rischiamo di mettere in discussione non solo anni di impegno al servizio dei connazionali, e tutti gli sforzi tesi a migliorare o perlomeno a mantenere la visibilità dei nostri programmi, ma anche lo stesso significato della nostra esistenza.
Ci appelliamo pertanto alle strutture preposte della RTV di Slovenia, alle istituzioni della comunità nazionale italiana, agli Stati domiciliari e alla Nazione madre affinché’ trovino delle soluzioni atte a garantire e a migliorare la visibilità e la diffusione dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria, con iniziative concrete volte a scongiurare il pericolo di una graduale emarginazione del ruolo e della presenza delle nostre emittenti. Ci appelliamo al contempo di cercare delle soluzioni – nell’ambito di accordi interstatali – per garantire la diffusione dei nostri segnali nel sistema digitale terrestre in Croazia.
Assolutamente d’accordo con Voi, è una vergogna che la TV nazionale Slovena sposti l’emittente su di un satellite a basso costo e poco visiible (bacino d’utenza) al contrario di hotbird 13″ .
Vi ricordo inoltre che l’Unione Italiana (l’ente che raggruppad i connazionali italiani di Slovenia e Croazia) sborsa annualmente alla Slovenia la “modica” cifra di 300.000 euro alla Slovenia per il mantenimento di TV Koper-Capodistria sul satellite…