Il 22 agosto inizia il campionato e con esso prenderà il via anche ‘Serie A Tv’, il canale della Lega Calcio attraverso il quale gli appassionati di pallone potranno vedere le partite della massima divisione italiana sui dispositivi connessi a internet, compresi i televisori. Carlo Tecce ne parla oggi sul ‘Fatto Quotidiano’, sottolineando come questo canale sia un’ulteriore dimostrazione dello strapotere che Infront ha sulla Serie A.
Nel pacchtto sono compresi 114 match, “tre partite a settimana, non la polpa degli anticipi e posticipi, ma l ‘ osso con gli appuntamenti di sabato,
domenica mattina e pomeriggio. Chi stabilisce, però, la collocazione? La Lega Calcio, ovvio. E allora la Lega, per esempio, in che fascia inserirà il derby di Roma, Torino, Milano?” scrive Tecce, sottolineando come non vi sia all’estero un precedente, fatta eccezione per il campionato olandese. “Ma in prospettiva il segnale è preoccupante per il mercato televisivo italiano: Infront vuole dimostrare a Sky (e agli squattrinati patron del pallone) che in futuro potrà sparare qualsiasi prezzo sul noioso campionato di calcio. Se l’asta va deserta, ci pensa Bogarelli a procacciare abbonati e poi a staccare dividendi”.
Parlando di Bogarelli, Tecce lo descrive come “uno scafato dirigente di formazione bocconiana, che non ha mai smentito il rapporto privilegiato con Adriano Galliani”, una “sintonia” che permette a Infront di influenzare almeno una quindicina di società di Serie A, cominciando dalla Lazio di Claudio Lotito, definito “una sorta di ventriloquo di Galliani”, lasciando Juve e Roma all’opposizione. “A Bogarelli è bastato chiedere” concluede il giornalista non risparmiando poi un’ultima stoccata all’asse Galliani-Infront facendo riferimento alla regia unica sul campionato che lunedì l’assemblea di Lega voterà per affidare guarda caso proprio a Infront.