“Il programma del Movimento 5 Stelle per l’informazione li riguarda da vicino – scrive Grillo riferendosi ai giornalisti tv – gli offre una via di fuga, l’opportunita’ di cimentarsi in una vera professione, non e’ mai troppo tardi”. Grillo elenca poi i punti del programma del movimento sulla televisione: nessun canale televisivo con copertura nazionale puo’ essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprieta’ massima del 10%. Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni Abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisive. Vendita ad azionariato diffuso, con proprieta’ massima del 10%, di due canali televisivi pubblici un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicita’, informativo e culturale,indipendente dai partiti abolizione della legge Gasparri”. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) – conclude Grillo – Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento”.