Il caso Dahlia tv è sempre dentro a un tunnel. Gli abbonati degli otto club di Serie A Tim ai quali la pay tv svedese assicurava la copertura delle partite sul digitale terrestre, sono rimasti a secco di calcio. Una situazione che non avrà sbocchi nella stagione in corso.
Quelli della cadetteria restano alla finestra in attesa degli eventi, auspicando che gli acquirenti dei diritti televisivi in capo all’emittente messa in liquidazione possano essere messi gratuitamente messi a disposizione dei vecchi abbonati.
Dopo che sono stati bloccati per la stagione in corso i diritti che la pay per view possedeva per le otto squadre di serie A, resta aperto solo il fronte della Bwin con le sue 22 squadre rimaste senza copertura.
La Lega di B aveva respinto l’offerta di Europa 7, l’unica pervenuta in occasione del primo bando di gara. Sul sito web la Lega rende noti i nomi delle aziende che hanno risposto al secondo bando: Centro Europa 7 S.r.l. (Europa 7) e Reti Televisive Italiane S.p.a. (Mediaset). L’apertura delle buste è fissata per mercoledì 30 marzo.
Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, è stato intervistato da Il Sole 24 Ore: “La Lega ha come prima preoccupazione quella di rispettare e tutelare i suoi Tifosi, cercando di tutelare anche gli interessi delle società”.
“Per noi Dahlia è stata una pagina triste per le 150 persone che hanno perso il lavoro, per gli 80mila tifosi/abbonati che hanno perso un mese di campionato dopo averlo pagato e per le 22 Società che hanno perso una parte importante dei loro ricavi”, ha spiegato il numero uno della cadetteria.
“Il nostro sogno era quello di risolvere tutti e tre i problemi. Nella realtà stiamo lavorando almeno per tornare prima possibile in onda sul digitale terrestre, cercando di non svendere i diritti e concordando condizioni simboliche per i vecchi abbonati”, ha concluso Abodi.