“Non possiamo consentire che il passaggio alla nuova tecnologia soffochi la realtà televisiva siciliana – spiega D’Alia – che, con oltre cento emittenti, rappresenta la regione con il più alto numero di testate. In più le tv locali assumono particolare importanza anche per il ruolo responsabile che svolgono a garanzia del pluralismo dell’informazione”. “Questo epocale passaggio tecnologico – conclude D’Alia – non può avvantaggiare solo le emittenti televisive più robuste, capaci di rinnovarsi e rimanere sul mercato nonostante la crisi economica. Infine è necessario garantire il futuro occupazionale di tanti lavoratori impiegati nel settore”.
D’Alia (UDC): “Utilizzare i fondi comunitari per l’emittenza locale”
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