Di Pietro, frequenze tv non vadano a soliti noti

”La notizia dell’azzeramento del Beauty Contest e’ il primo risultato di una battaglia parlamentare che ha visto l’Italia dei Valori in prima fila. L’asta era, in realta’, un regalo per favorire gli interessi personali di Berlusconi, il quale riceveva in dono un bel pacchetto di frequenze per le sue televisioni. Cancellare quell’asta era il minimo che si dovesse fare”. 
E’ quanto afferma in una nota il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Il problema, adesso, oltre al carattere oneroso della gara, e’ quello di far entrare sul mercato soggetti televisivi e non, diversi dai soliti noti. Per l’Idv le frequenze devono servire a rendere piu’ concorrenziale e piu’ innovativo il sistema radiotelevisivo e della comunicazione”.

”Per questo, devono essere assegnate prioritariamente a soggetti che, rompendo il vecchio duopolio Rai-Mediaset, consentano l’espansione di nuove tecnologie wireless, permettano la moltiplicazione di nuovi canali televisivi digitali terrestri, incentivino la presenza di aziende caratterizzate da forme di azionariato popolare e offrano uno spazio alle tv locali”, prosegue il leader dell’Idv. 
”Se le indiscrezioni di stampa fossero confermate – prosegue Di Pietro – non c’e’ da stare allegri. Assegnare le frequenze solo al mercato televisivo, rinviando al 2015 la possibilita’ di destinare nuove frequenze per la banda larga, ci sembra un’idea arretrata e troppo schiacciata sugli assetti esistenti”. 
”Per questo – conclude Di Pietro- incalzeremo il Governo Monti per fare della nuova gara non solo l’occasione per portare un po’ di soldi allo Stato, ma anche per costruire, finalmente, un assetto radiotelevisivo e della comunicazione pluralistico e innovativo”.

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