I tre principali operatori italiani si sobbarcheranno i costi di installazione di filtri LTE, in tutto il Paese, per evitare che la rete LTE interferisca sulle trasmissioni del digitale terrestre. Il Consiglio di Stato italiano ha approvato alcune proposte per definire le modalità con cui gli operatori di telefonia mobile dovranno risolvere il problema delle interferenze tra i segnali della rete LTE e quelli della TV digitale.
Secondo quanto sentenziato dal Consiglio, i tre principali operatori di telefonia mobile (Wind,Vodafone e Telecom Italia) dovranno sostenere l’intero costo d’installazione dei filtri, sulle antenne TV di tutto il paese, necessari per risolvere il problema. Gli operatori che non copriranno i costi degli impianti filtranti, come richiesto dalla Fondazione Ugo Bordoni, saranno soggetti a pesanti sanzioni.
A causa della banda di frequenza in cui operano le reti LTE (800MHz), alcuni utenti possono verificare delle interferenze su uno o più canali, note come «interferenze selettive», o anche l’oscuramento di tutti i canali, problema noto come «saturazione».
La sentenza, che sarà operativa dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, fino alla fine del 2016, recita che il costo dei filtri sarà condiviso dai tre operatori ai quali sono state assegnati frequenze nella banda 800MHz. Wind si farò carico del 50%dei costi complessivi, mentre Vodafone e Telecom dovranno coprire ciascuna il 25%.