Continuano ad arrivare segnalazioni di disservizi legati al digitale terrestre. “Ci avevano promesso che, con il semplice acquisto di un decoder, avremmo visto molti più canali … bugie non riusciamo più a vedere neanche quelli che si vedevano prima. In alternativa ora riceviamo solo piccole emittenti che trasmettono in continuazione il gioco del lotto, la cartomanzia o la vendita di tappeti di giorno e il porno di notte”.
Questo è il tenore delle telefonate giunte al numero verde del centralino regionale del Codacons al quale si sono rivolti anche tanti Bolognesi.
Ci segnalano anche che, oltre ad avere speso decine di euro per acquistare un decoder per ogni televisore, è ora necessario ricorrere ai tecnici per riposizionare antenne, ampliare la ricezione attraverso l’installazione di schede per ricevere il segnale da Barbiano di Bologna e/o da Serra, ecc. ecc.
Un condominio di 20 famiglie ci ha inviato un preventivo di un tecnico ha chiesto loro più di 1500 euro per ripristinare la visione di quanto prima vedevano regolarmente e bene.
Una coppia di anziani ha scoperto che il proprio televisore non avendo la presa scart non è utilizzabile. Ad oltre 80 anni, devono ricomprarsi il televisore, per poi correre il rischio di dover spendere del denaro per integrare l’antenna.
Da Modena e dalla Romagna segnalano il problema del TG3 dell’Emilia Romagna che è sparito da molte località e che infuria i cittadini costretti a vedere l’edizione del Veneto.
E pensare che era stato reclamizzato come un passaggio indolore dal punto di vista economico e migliorativo.
Nel frattempo i cittadini interessati alla costituzione di un coordinamento di protesta, possono ricevere informazioni chiamando il numero verde del Codacons 800 050 800.
Fonte: Codacons