In Emilia-Romagna il passaggio al digitale è avvenuto ormai più di due anni fa, ricorda Arlotti nell’interrogazione, ma a tutt’oggi continuano ad essere numerose e diffuse le proteste di cittadini che lamentano disservizi e una cattiva ricezione dei segnali televisivi. “In provincia di Rimini si segnalano in particolare disfunzioni di diversa natura, spesso legate a specifiche condizioni meteorologiche. In alcune zone del territorio ulteriori segnali arrivano e interferiscono anche da altre regioni, come nel caso del ripetitore di Udine, mentre recentemente si sono aggiunti l’abbassamento di potenza del ripetitore localizzato a San Marino e problemi al ripetitore di Monte Nerone”.
Conseguenza, la scomparsa periodica della ricezione dei canali televisivi Rai, che saltano temporaneamente e in alcuni casi definitivamente, accompagnati dalla richiesta di ripetere la sintonizzazione. “Questa situazione determina un grave disagio per i cittadini (ed in particolare per la popolazione anziana), che non possono usufruire del servizio pubblico radiotelevisivo restando comunque tenuti a pagare il canone RAI. Le istituzioni locali hanno già più volte segnalato il problema, e ulteriori disagi si temono da giugno, quando su alcune frequenze del digitale cominceranno a passare anche i segnali dei telefoni cellulari”.
Arlotti chiede dunque al ministro quali iniziative intenda assumere al fine di assicurare il più rapido ripristino delle opportune condizioni qualitative del segnale televisivo in tecnica digitale su tutto il territorio, affinché il servizio pubblico venga garantito, e di quali elementi disponga in merito a eventuali pronunce dell’autorità competente sulle anomalie lamentate e all’indicazione di interventi riparatori a tutela degli utenti.