All’azione collettiva, la prima e unica in Italia su questo tema, ha aderito anche l’associazione di consumatori Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.
I cittadini che non hanno sottoscritto il ricorso ma che si trovano nella stessa situazione dei ricorrenti – ricorda Maestri – «possono intervenire nel processo da noi attivato davanti al Tar di Roma entro 20 giorni prima dell’udienza di discussione, quindi entro e non oltre il 27 giugno prossimo». Quindi la platea dei ricorrenti potrà allargarsi fino all’ultimo minuto o quasi, consentendo a tutti coloro che vogliono aderire e che finora non hanno avuto notizia o conoscenza dell’iniziativa, di prendere parte a questa azione collettiva.
Il ricorso, se accolto, consente di imporre alla Rai di rimediare al disservizio del digitale terrestre entro il termine che il Tar indicherà. «Se vinceremo il ricorso – spiega ancora l’avvocato – potremo poi agire in sede civile, davanti al Tribunale Ordinario, per il risarcimento dei danni, tenendo come unità di misura l’importo del canone pagato per un servizio che non ci è stato garantito secondo gli standard contrattuali».
Chi volesse aderire alla class action può telefonare allo 0544.30187, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 fino a venerdì 21 giugno e non oltre, per consentire di organizzare gli atti da depositare in tempo utile (cioè entro il 27 giugno) al Tar di Roma.