La causa è quasi sempre la stessa: la Rai ha un solo ripetitore ufficiale per ogni comune, mentre in pratica spesso ce ne sono anche altri o un altro, attivato da Comune o associazioni, come ad esempio le Pro Loco.
Racconta il sindaco di Tredozio, Luigi Marchi, che ha seguito il problema anche per Dovadola e i cinque comuni dell’Unione montana Acquacheta: «La Regione ha un progetto per portare la banda larga (Adsl) e il digitale terrestre (tv) nell’Appennino, con due milioni di euro, ma occorrono uno o due anni di tempo. Nel frattempo Tredozio, Portico e una parte di Modigliana non hanno l’Adsl e in molte zone di Dovadola e Tredozio non si vedono i canali televisivi della Rai. Anzi, a Tredozio mezzo paese non vede la Rai, il segnale dei canali Mediaset va e viene e La7 proprio non si vede. Peggio che all’inizio».
Nella valle del Rabbi la situazione resta complessa. In Comune di Predappio i maggiori problemi si registrano nelle frazioni di Fiumana e Predappio Alta. Spiega l’assessore comunale Fausto Leonessi: «Per risolvere i problemi dovremo eliminare i tre ripetitori esistenti (Fiumana, Predappio e Predappio Alta) e realizzarne uno solo in località Monte Riggiano, sopra Predappio, dove esiste già un ripetitore Rai. Ma si tratta di acquistare il terreno e poi assegnarlo ad una società che vi installi le attrezzature. I tempi? Entro la fine dell’anno».
Le frazioni di San Savino, Tontola, S. Marina, Montemaggiore si sono organizzate in modo autonomo, pagando una quota annuale al gruppo Sportivo di San Savino che si è fatto carico di risolvere il problema.
A Premilcuore, come spiega il sindaco Luigi Capacci, «resta solo il problema delle tv private locali, ma c’è la promessa dei gestori a una mia lettera di risolvere presto la questione». Nella valle del Bidente i punti più oscuri restano nel Comune di Civitella, dove, come spiega il sindaco Pierangelo Bergamaschi, «i collegamenti con la Rai stanno migliorando, mentre le private si vedono bene».