Due mesi. Tanto ci ha messo Telereggio per attraversare il grande mare in tempesta della transizione al sistema digitale e recuperare gli ascolti che aveva ai tempi del sistema analogico. In provincia di Reggio, il passaggio al digitale è avvenuto alla fine dell’anno scorso nell’arco di una decina di giorni, fra il 24 novembre e il 2 dicembre. I mesi di dicembre 2010 e gennaio 2011 non sono stati semplici per nessuno e neppure per Telereggio: instabilità generale del sistema, cambiamento delle frequenze e della banda deciso dal Ministero all’ultimo minuto, necessità per molte famiglie di un intervento dell’antennista, interferenze fra i segnali delle diverse emittenti.
Ma i dati Auditel ci confortano: la fase più difficile è passata. Certo, restano qua e là alcuni problemi, ma nel mese di febbraio Telereggio è tornata ad oltre 135 mila contatti nel giorno medio. Significa che ogni giorno di febbraio 135 mila reggiani hanno guardato Telereggio: proprio come nel novembre 2010, l’ultimo mese prima dello spegnimento del sistema analogico. Questi ascolti sono stati poi confermati dai dati di marzo. I problemi di ricezione del segnale connessi al digitale terrestre hanno provocato in generale un forte calo degli ascolti, spingendo molte emittenti locali ad uscire dall’Auditel. Nella nostra regione sono state addirittura 7 su 12 le tv locali che nell’ultimo anno hanno scelto di non farsi più monitorare dall’Auditel: Videomodena Telestar nel dicembre 2009, Tv Parma nel giugno 2010, E’ Tv in agosto, Telesanterno e Telecentro in dicembre, San Marino Tv e Trc Telemodena nel gennaio 2011. Noi non siamo usciti dall’Auditel, siamo rimasti dove eravamo. E la scelta ci ha premiati.