Per i suoi vent’anni Euronews si fa una serie di regali e annuncia una nuova sfida: diventare il primo media al mondo davvero “glocale”, declinando la tv globale in realtà locali, con un primo ‘distacco’ al via a fine anno ad Atene.
“Siamo gli unici al mondo a poterlo fare con mezzi limitati”, sintetizza Michael Peters, amministratore delegato del canale nato nel 1993 come prima tv d’informazione europea e che adesso può vantare un copertura davvero mondiale, con trasmissioni in 11 lingue ricevute da 372 milioni di famiglie in 155 Paesi di tutto il mondo. Peters, collegato oggi in diretta da Parigi con altre 20 città – Roma compresa – ha illustrato i nuovi progetti di quello che ama definire l’unico media “multinazionale, multilingue, multiculturale e con multi-azionariato”.
La Rai (che oggi ha ospitato la ‘conferenza stampa mondiale’ di Euronews, rappresentata in studio da Gardenia Trezzini) tra l’altro è il secondo tra i 16 azionisti di questa all-news multilingue, dietro a France Television e prima della tv russa. E l’italiano Paolo Garimberti è il presidente del Supervisory Board. Così, i regali di compleanno, presentati come strumenti per “vivere, sopravvivere e prosperare” nell’universo dei media che oggi ha un’audience così frammentata e dove “essere globali non basta più”. Il primo progetto ‘glocale’ sarà lanciato a dicembre in Grecia, dove partirà il primo canale Euronews distaccato dal quartier generale di Lione, da dove trasmettono al momento tutte le altre 11 lingue.