La Commissione Ue “ha sempre sostenuto che l’assegnazione delle frequenze per il digitale terreste deve rappresentare un’opportunità” per l’ingresso in questo settore di “nuovi operatori e piccole emittenti”. E’ la posizione espressa da Antoine Colombani, portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia, in merito alla lettera inviata all’Agcom in cui sono state raccolte le “prime osservazioni” sulla nuova gara così come previsto, ha ricordato Colombani, dal decreto legge varato quest’anno.
Al di là di quanto previsto dal decreto legge, gli ultimi sviluppi della procedura per l’assegnazione delle frequenze per il digitale terreste, ha rilevato il portavoce di Almunia, sono oggetto di un “attento monitoraggio” nel quadro della procedura d’infrazione aperta su questo fronte da Bruxelles nell’ormai lontano 2006 e mai chiusa. Le osservazioni della Commissione europea inviate all’Agcom sono state formulate nel quadro delle consultazioni previste dalla legge e sono destinate a proseguire nelle prossime settimane.
Secondo il documento pubblicato oggi da ‘Repubblica’ esse avrebbero l’effetto di allontanare Mediaset e la Rai dalla partecipazione alla gara. Inoltre, Bruxelles avrebbe chiesto tra l’altro di allungare il periodo di assegnazione delle frequenze rispetto ai cinque anni attualmente previsti perché troppo breve per consentire il recupero degli investimenti che dovrebbero essere fatti da nuovi operatori che volessero entrare nel mercato de digitale terrestre.