Ovvero quelle di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese, più tutta la Serie B. L´avventura di Dahlia Tv è arrivata al capolinea ad inizio gennaio quando Airplus, società svedese controllata dalla famiglia Wallenberg e maggiore azionista di Dahlia, aveva deciso di non sottoscrivere l´aumento di capitale da 150 milioni di euro necessario per sostenere il business plan triennale.
Da qui la decisione della messa in liquidazione della società e la corsa frenetica per trovare un sostituto che trasmettesse il pacchetto calcio in mano a Dahlia Tv. Dopo il velato interesse di Mediaset, il ministro Romani ha rilanciato l´opzione di una Lega Calcio-editore. “Stiamo parlando con la Lega e con Telecom. Mantenere Dahlia in piedi è quasi un passaggio obbligato”, ha aggiunto Romani. E proprio Telecom Italia, attraverso TI Media, è l´altro attore di questa telenovela perchè possiede il 10% di Dahlia Tv oltre ad affittarle le frequenze del multiplex per trasmettere sul digitale terrestre. A livello di numeri, Dahlia Tv pesa circa 24 milioni di euro dei ricavi 2010 di Telecom Italia Media.
Fonte: FinanzaOnline