“Ragioneremo molto serenamente sul palinsesto, vedremo i costi e i risultati dei singoli programmi e poi decideremo con calma, è presto ora per dire cosa faremo, non siamo ancora entrati in azienda – ha aggiunto Cairo, confermando per giugno il piano industriale – Il nostro obiettivo è di migliorare la produttività e l’efficienza della rete, mantenendo tutti i dipendenti”. “Il nostro obiettivo non è tagliare il costo del lavoro, semmai riuscire a dare ai dipendenti delle cose da fare in più rispetto a quello che fanno già”, ha proseguito Cairo.
“Bisogna invece tagiare le cose che non funzionano, per esempio sul fronte degli acquisti delle serie televisive, dove oggi io credo che si possono ottenere sconti significativi, vista la debolezza del mercato italiano televisivo, per cui non c’è più un sovraffollamento della domanda”. Un taglio dovrà essere effettuato anche sui costi generali che, secondo Cairo, “si possono razionalizzare”: lo scorso anno questi costi, al netto del personale, sono stati pari a 12 milioni per Cairo Editore e Cairo Communication mentre per LA7 sono stati il doppio. Secondo Cairo è necessario anche rafforzare la programmazione del pomeriggio e guardare a un target femminile e giovane, “molto ricercato dal mercato pubblicitario”. Inoltre si può puntare sull’”ottimo vivaio del mattino”: “Abbiamo un ottimo programma come Coffee Break condotto da una giornalista molto brava, Tiziana Panella, che possiamo utilizzare benissimo anche in altri momenti della giornata, abbiamo un vivaio del mattino, come anche la giornalista Myrta Merlino che può fare anche altre cose per noi”. Nessun dubbio neanche su Michele Santoro: “è un grande uomo della tv – ha detto – fa un grande programma con grandissimi ascolti, è bravissimo”.
“Si può fare molto bene senza intaccare il valore di LA7 e dei suoi programmi di qualità – ha spiegato Cairo agli investitori – Io non credo che LA7 sia una zavorra ma è anzi una rete con una grande potenziale pubblicitario che può crescere ancora di più”. L’obiettivo primario di Cairo oggi è quello di sistemare il conto economico dell’azienda, coi costi del palinsesto “divampati” lo scorso anno e che non hanno prodotto i risultati sperati. “Manterremo l’attuale linea editoriale della rete e manterremo ,anzi svilupperemo, ancora meglio, i programmi principali che sono il cuore della rete e portano ascolti molto importanti – ha confermato Cairo – Ovviamente l’azienda perde tanto e sarà importante tagliare i costi e ridurre le spese improduttive, ma non pensiamo minimamente a tagliare i programmi di successo, non sono quelle le aree dove intervenire”.