Una vera e propria battaglia che potrebbe determinare il successo di una emittente in barba ai più elementari criteri di classificazione in termini di “qualità”, gli unici che, ci si aspetterebbe, dovrebbero determinare la scelta degli Utenti.
Nel corso dell’autunno 2011 (ma in molto mormorano di un possibile slittamento) anche la Liguria vedrà scomparire i canali televisivi attualmente trasmessi “in analogico”. Le trasmissioni Tv, insomma, si trasferiranno unicamente sulla nuova piattaforma del digitale terrestre e solo chi è in possesso degli appositi elettrodomestici (tv e decoder) potrà continuare a vederli.
Una complicazione per i telespettatori cui si andrà ad aggiungere quella della “numerazione”.
I canali Tv, infatti, saranno collocati in una sorta di “elenco” obbligatorio e ad esse verranno attribuite delle apposite numerazioni.
Si partirà con i canali nazionali (Rai, Mediaset e La7) e poi quelli locali.
Avere una numerazione “bassa”, quindi più vicina ai canali nazionali, dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – far guadagnare punti preziosi in termini di share.
Il perchè è complesso ed è legato non tanto alla qualità del canale e delle sue trasmissioni ma, piuttosto, alla sua facile reperibilità.
Si pensa che il telespettatore, pigro per definizione, si sposterà poco sul telecomando dai canali nazionali e, così, avere il numero 100 sul telecomando (si tratta solo di un esempio) sarà penalizzante rispetto al numero 12.
Per questo motivo la corsa alla numerazione sarà molto combattuta e, in altre regioni, ha scatenato vere e proprie battaglie legali.