E’ stata discussa stamane in consiglio regionale l’interrogazione presentata dai consiglieri Armando Ezio Capurro e Massimo Donzella (Noi con Claudio Burlando) relativa al passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre per quanto riguarda i programmi televisivi.
“Il passaggio al digitale terrestre continua a slittare – spiega Donzella – ritardi causati dal ministero dello Sviluppo economico che deve ancora presentare la proposta del nuovo calendario nazionale per il completamento del passaggio alla televisione digitale. Indispensabile incentivare le televisioni locali che devono sostenere ingenti costi e che pertanto, in modo particolare le più piccole, rischiano di scomparire”.
Dall’assessore allo Sviluppo economico Guccinelli è arrivata la conferma che il momento dello “switch-off” (passaggio dall’analogico al digitale) è previsto per il secondo semestre 2011 e dovrebbe avvenire in contemporanea con la Toscana e la Corsica, elemento indispensabile per garantire una buona visione del segnale in tutta la regione viste le caratteristiche del nostro territorio. Guccinelli ha ricordato inoltre come la Regione Liguria ha predisposto due bandi su ricerca e innovazione finanziati con fondi europei ai quali possono partecipare le emittenti televisive presentando appositi progetti per accedere a finanziamenti. La Regione Liguria ha inoltre attivato una serie di incontri con tutti i soggetti interessati al fine di limitare al massimo i disagi e i costi che la gente dovrà sostenere con l’entrata in funzione del digitale terrestre.
“Il passaggio dall’analogico al digitale – spiega Donzella – non deve diventare un problema per numerose emittenti televisive locali. Realtà che garantiscono un sistema pluralistico d’informazione su tutto il territorio regionale e per questo devono essere aiutate”.
Con l’entrata in funzione del digitale terrestre il punto di riferimento non saranno più i satelliti, bensì i ripetitori , pertanto serve uno sforzo enorme per rendere efficiente il servizio a favore dei cittadini e dell’emittenza televisiva locale, che vede coinvolti la Regione ed anche molti Comuni chiamati a farsi carico dei ripetitori sino ad oggi gestiti dalle Comunità Montane.
Fonte: Sanremo News