Una tecnologia che avrebbe dovuto incrementare significativamente l’offerta di canali, di intrattenimento e di informazione, ha invece peggiorato non poco la vita delle persone coinvolte. Famiglie che ricevono benino i canali pubblici, ma malissimo, o per nulla, quelli privati e le reti locali. E questo nonostante l’esborso di cifre non indifferenti versate per antenne paraboliche, che non risolvono del tutto il problema, filtri, ricorso ad antennisti specializzati e via dicendo. Secondo quanto riporta Bresciaoggi in edicola stamane, le associazioni dei consumatori si stanno dando da fare presso l’Agcom (Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni), ma il problema persiste da ormai un anno.