La neve, il maltempo che tanti problemi sta creando allo svolgimento del campionato di calcio, ha convinto i presidenti della serie A che bisogna intervenire per modificare i calendari fin dal prossimo campionato. E, più in prospettiva a ragionare sul ‘numero giustò di squadre per la serie A. A questo argomento – ha annunciato il presidente della Lega di A Maurizio Beretta – sarà dedicata una apposita prossima assemblea.
LA GIORNATA – Quella che si è svolta oggi intanto e che era dedicata all’esito delle trattative private per quattro pacchetti di diritti audiovisivi per le stagioni 2012/15, non ha dato esito. L’assemblea – mancavano Chievo e Fiorentina – ha respinto le proposte presentate giudicandole del tutto insufficienti. Si trattava delle offerte di Pangea e Centro Europa 7 per aggiudicarsi il pacchetto Silver del digitale terrestre (cioè la diretta delle partite di 8 squadre, tanto per intenderci quella fetta rimasta oscurata dopo il fallimento di Dahlia), e delle offerte della Rai per i diritti in chiaro di highligts (quelli di 90/0 minuto) e radiofonici (quelli di tuttoil calcio minuto per minuto). Troppo scarse le hanno giudicate i presidenti che le hanno respinte. Nessuna offerta infine era pervenuta per il pacchetto che riguarda le sintesi brevi delle partite per il digitale terrestre. Si rifaranno i bandi e se ne riparlerà.
LA REAZIONE – “Abbiamo da parte nostra preso atto – ha detto Beretta – del successo di ascolti e quindi del valore crescente di questa formula della Tim cup (le coppa Italia) che sta dando grande soddisfazione a tutti quanti“. Beretta ha quindi annunciato che si discuterà del prossimo calendario, apertura della stagione “con la possibilità di giocare qualche partita ad agosto, di riesaminare la sosta invernale e cominciare ad esprimere pareri anche sul numero ottimale di squadre per la serie A, una riflessione di come si deve articolare la stagione“. Non si potrà fare tantissimo perchè il calendario deve tener conto di alcuni ‘punti fissi’ che lo rendono molto rigido: i 38 turni, le competizioni europee e quelle delle nazionali, appuntamenti che “si impongono” su quelli nazionali. I margini quindi sono stretti, si può anticipare di un po’ l’inizio e, con l’accordo con l’Aic, stringere la sosta natalizia augurandosi che il maltempo non vada a coincidere con la fine e l’inizio dell’anno. “Il presidente Tommasi – ha sottolinea Beretta – ci ha dato aperture e disponibilità in questo senso e quindi riteniamo utile e giusto fare una riflessione aperta sul futuro“.