“Tali problemi – afferma Silvetti – si risolvono con l’intervento di un tecnico, e questo significa un ulteriore costo a carico delle famiglie, oltre ad un elemento nuovo, e specifico per la nostra regione, dettato dalle forti interferenze di segnale provenienti dalle emittenti tv che si affacciano sull’altra sponda dell’Adriatico (Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania).”
“Per questo ho richiesto – sottolinea Silvetti – che la giunta si attivi al più presto con un tavolo di confronto o una commissione ad-hoc sull’imminente switch off, coinvolgendo anche le associazioni dei consumatori ed le rappresentanze delle nove emittenti televisive marchigiane.”
“L’emittenza locale marchigiana, pur contando circa cento dipendenti, fattura complessivamente oltre cinque milioni di euro, e non vorrei – continua Silvetti – che l’oscuramento del segnale ed il conseguente blocco delle trasmissioni, portino ad una crisi del settore, con quelle conseguenze sul piano economico ed occupazionale che possiamo ben immaginare.”