Il piano industriale della Rai 2013-2015, approvato il 9 aprile scorso dal consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, ha diverse priorita’, ma uno dei primi punti su cui il d.g. Luigi Gubitosi concentrera’ la sua attenzione e’ il riassetto dei canali digitali Rai. Infatti, scrive Italia Oggi, il servizio pubblico italiano puo’ vantare un’offerta complessiva di 15 canali (inclusi Rai 1, 2, 3 ed Euronews), ovvero la piu’ ampia rispetto agli altri broadcaster pubblici europei: in Inghilterra sono otto, in Francia cinque, in Germania 12, in Spagna sette.
Urge una strategia unitaria sul digitale terrestre, sia in termini di target che di offerta, a dettare la quale potrebbe essere chiamato, secondo alcune indiscrezioni, Giorgio Gori, fondatore della casa di produzione Magnolia ed ex direttore di Canale 5. Antonio Campo Dall’Orto, invece, appena uscito dal gruppo Viacom-Mtv, ha un patto di non concorrenza di sei mesi, e quindi non puo’ essere, per ora, della partita.