Dopo la rottura del tavolo delle trattative con i sindacati l’ufficio risorse umane dell’azienda ha mandato le lettere in cui spiega che “si rende necessario incontrare la persona allo scopo di illustrarle tempi e modalità del suo trasferimento”.
E dal 21 dicembre è stato “il panico”. I rappresentanti dei lavoratori aggiungono: “Dopo il recente licenziamento di 42 dirigenti questo trasferimento in massa fa pensare ad ulteriori tagli su Milano”.