E’ quanto è emerso nel corso di una interessante audizione promossa ieri pomeriggio in quinta commissione consiliare, dove su istanza del consigliere Pdl Rinaldi, il presidente Perricone ha invitato i vertici del Corecom Molise per discutere proprio delle questioni sorte con lo switch-off.
Una serie di interventi e anche la diffusione di alcuni documenti che attestano come i segnali che con difficoltà e a singhiozzo ancora oggi arrivano nelle nostre case, sia di emittenti locali che nazionali dipendano da molteplici fattori, tra cui sia le interferenze di ripetitori di tv che ‘sparano’ da Abruzzo e Puglia, ma addirittura, anche regioni più lontane e persino quelle di Croazia e Slovenia.
Non a caso, il sottosegretario alle Comunicazioni del governo Monti oggi sarà in Slovenia per discutere delle interferenze che si registrano dall’altra sponda dell’Adriatico sul digitale terrestre.
Quella che in apparenza potrebbe sembrare anche solo una notizia a carattere generale, invece, rischia di diventare una delle novità sostanziali anche per la costa termolese.
Sia l’avvocato Federico Liberatore (presidente) che Giuseppe Rossi (direttore) hanno dapprima ascoltato la situazione locale, con le testimonianze degli stessi amministratori, introdotti dallo stesso Rinaldi, poi hanno spiegato quella che è la mission della loro agenzia regionale. In effetti a sollevare al Corecom la questione sono state le iniziative di tre comuni basso molisani, Montecilfone, Montenero e Petacciato, che hanno fatto accendere un riflettore sulla problematica. I problemi derivano dalle interferenze che sui registrano sia sul confine pugliese che quello abruzzese, ma non solo, anche dai paesi transfrontalieri come Slovenia e Croazia.
Per lo stesso Liberatore è essenziale prima adeguare gli impianti in casa e nei palazzi, con la verifica dei cavi e dell’antenna. La commissione si aggiornerà tra un mese, per verificare la situazione.