“Ma al danno – rileva ancora Montrone – le tv locali devono aggiungere la beffa: l’esproprio dalle frequenze e’ avvenuto, rivoluzionando tutte le regole, a titolo obbligatorio, ma gratuito, cioe’ senza corrispettivo. Dei 4 miliardi incassati dallo Stato dalla vendita delle frequenze sottratte alle tv locali, a queste ultime non e’ toccata alcuna risorsa”. E ha continuato: “Questo atto, della cui legittimita’ si occuperanno molto presto le sedi competenti va ad aggiungersi alla distrazione di fondi che lo Stato continua a perpetrare a danno delle tv locali, non finanziando nei termini previsti dalla legge il fondo nazionale per le emittenti locali costituito (legge 422/93) con parte degli introiti del canone sul possesso del televisore(erroneamente chiamato canone Rai)che i cittadini pagano annualmente”. La tv locali, ha garantito Montrone, “non se ne staranno con le mani in mano, ma promuoveranno tutti i ricorsi possibili nelle sedi appropriate, sia per contrastare l’inapplicazione della legge 422/93, sia per ottenere il ristoro del danno subito dall’illegittimo esproprio delle frequenze – conclude – al Governo nel frattempo chiedono che almeno il 10% del ricavato dell’asta venga destinato, attraverso i Corecom, al potenziamento e allo sviluppo del settore televisivo locale secondo le regole e le graduatorie vigenti”.
Montrone: dopo frequenze regalate a tv nazionali, risarcite le locali
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