Il 25 febbraio 2011 è stato un giorno triste nella storia della TV italiana. Alle ore 19, sui canali di Dahlia TV, è apparso questo messaggio: “Dahlia TV e il suo team sono spiacenti di comunicare che, nonostante tutto l’impegno profuso in questi mesi per offrire il miglior servizio e ricambiare la fiducia accordata dai propri Clienti, si trovano costretti a interrompere le trasmissioni. Ringraziamo e ci scusiamo con tutti i Clienti e gli appassionati che ci hanno scelto e seguito fino ad oggi”. Il pensiero, naturalmente, va ai circa 150 dipendenti rimasti senza lavoro. Al di là di questo, la morte di Dahlia ha un forte valore simbolico: cade l’unico “competitor” che garantiva il pluralismo sul digitale terrestre, regalando a Mediaset la posizione di monopolista. Il monopolio non è mai una cosa positiva, ma la situazione italiana fa si che che possano verificarsi situazioni del genere. Ma come è possibile che l’avventura di Dahlia sia durata appena 720 giorni (il progetto era partito il 7 marzo 2009, quando rilevò “La7 Cartapiù”)? La ragione risiede nella distribuzione dei diritti TV per il campionato di calcio. Via satellite l’esclusiva è di Sky, che ha pagato una cifra elevatissima per due stagioni. Oltre alla trasmissione di tutte le partite, i canali di Rupert Murdoch hanno alcune mini-esclusive come le telecamere negli spogliatoi e la priorità per le interviste post-partita (più un’intervista a metà partita). Per il DTT, la Lega Calcio aveva spalmato i diritti in due pacchetti: uno “Gold” e uno “Silver”. Da una parte 12 squadre, dall’altra 8. Ma non è tanto la discrepanza numerica ad aver affossato Dahlia, quanto i criteri di assegnazione delle squadre. I possessori del pacchetto Gold (Mediaset) avevano diritto a scegliere le prime dieci squadre, quelli del pacchetto Silver (Dahlia) le prime tre tra le restanti dieci, poi altre due ad appannaggio di Mediaset con le ultime cinque automaticamente assegnate a Dahlia. Questa distribuzione ha portato a una spaventosa discrepanza in termini di interesse tra le due piattaforme, e poco è servita l’acquisizione dei diritti della Serie B (peraltro limitati: 300 partite su quasi 500, ovvero 6 match su 11 a giornata).
Cronaca di una morte annunciata
Con Sampdoria, Catania, Cagliari, Cesena, Chievo, Parma, Udinese e Lecce, Dahlia TV è rimasta abbondantemente sotto i 300.000 abbonati, insufficienti per gestire economicamente le uscite. Lo scorso 10 gennaio, l’emittente è stata messa in liquidazione dagli azionisti di maggioranza, gli svedesi di Airplus, che detenevano l’83% delle quote (il restante 17% era suddiviso tra Telecom Italia Media, proprietaria della banda, e Made Filmmaster, la società di produzione che forniva personale e servizi giornalistici). Le trasmissioni sono andate avanti, sia pure in forma ridotta, per oltre un mese. Filippo Chiusano, AD di Made Filmmaster, aveva presentato un piano di salvataggio che avrebbe richiesto sacrifici a tutti gli attori in gara. Gli svedesi, che avrebbero dovuto partecipare alla liquidazione, la Lega Calcio, che avrebbe dovuto abbassare le pretese, e Telecom Italia Media, che avrebbe dovuto fornire le frequenze a condizioni di favore. E’ stata proprio TI Media a far saltare il piano, nel momento in cui non ha avuto risposte alla richiesta di una fidejussione che avrebbe garantito la banda. E così, alle 19 di venerdì scorso, Dahlia ha staccato la spina. L’interesse degli ex abbonati, soprattutto quelli che avevano pagato l’intera stagione, sta nel capire che fine faranno i diritti che avevano acquistato. Qualcuno ha già proposto una Class Action per chiedere i danni, ma è un percorso lungo e difficile. I debiti da saldare sono troppi. Nel frattempo, la Lega Calcio ha rimesso in vendita a tempo di record i diritti. Per il pacchetto Silver della Serie A si sono presentati tre attori: RTI (Mediaset), la sconosciuta imOve ed Europa 7 (famosa per aver vinto un bando per l’assegnazione di una frequenza nazionale nel 1999 e impossibilitata a trasmettere fino all’anno scorso tra leggi, ricorsi e sentenze che hanno permesso a Rete 4 di continuare a trasmettere). Per la B si sono presentate solo Mediset ed Europa 7. Tutto ok? Neanche per sogno: Sky ha presentato ricorso d’urgenza presso il tribunale di Milano, lamentando la possibilità di Mediaset di trasmettere tutta la Serie A pagando un prezzo inferiore. Il ricorso verrà discusso venerdì prossimo.
Era una piattaforma dignitosa
Al termine di questa breve ricostruzione, quali considerazioni si possono fare? Sarebbe facile scadere in discorsi politici: certamente resta l’amarezza per la scomparsa di Dahlia, che con pochi mezzi aveva messo su una piattaforma di buona qualità: oltre al calcio e ai programmi per adulti (che avrebbero dovuto fare da traino per gli abbonamenti), c’erano interessanti documentari e un’offerta sportiva piuttosto interessante: la Celtic League di rugby, il football americano, il pugliato e gli sport di combattimento (alcuni incontro pugilistici erano stati commentati da Rino Tommasi). Anche il tennis aveva avuto il suo spazio. Nel 2010 sono stati trasmessi 5 tornei: gli eventi ATP di Zagabria, Delray Beach, Belgrado a Umago (quest’ultimo strappato a SuperTennis, che ne aveva annunciato la trasmissione), nonché il challenger romano del circolo Due Ponti. Gli ultimi due tornei, tra l’altro, furono commentati da Ubaldo Scanagatta. Il tennis è stato toccato di striscio dalla vicenda, ma valeva la pena raccontarla. In attesa di sapere se si svilupperà un monopolio anche nel DTT (in attesa che nel 2012 Sky sbarchi sul digitale terrestre, anche se per 5 anni – così ha stabilito la Commissione Europea – non potrà fornire contenuti a pagamento).
La prima settimana di marzo offrirà il primo turno di Coppa Davis: tante sfide in programma, ma poche realmente visibili. In Italia i diritti appartengono a SuperTennis, che ha deciso di trasmettere un’alternanza di Belgio-Spagna e Austria-Francia. Si tratta delle sfide più interessanti: lascia qualche perplessità la scelta di trasmettere Austria-Francia: insieme a Croazia-Germania è l’unica sfida ad essere reperibile in chiaro via satellite: sarebbe forse stato meglio privilegiare un match che altrimenti non si sarebbe visto, magari tra i quattro che non saranno coperti dallo streaming ITF (Argentina-Romania, Svezia-Russia, Repubblica Ceca-Kazakistan e Croazia-Germania). Sono comunque dettagli: dopo anni di oscuramento, la Davis torna visibile in Italia (anche se bisognerà valutare come si comporteranno con il “criptaggio” dopo la pessima figura della finale 2010). Come detto, saranno visibili in chiaro Croazia-Germania (grazie ai tedeschi di Sport1) e Austria-Francia (visibile dalla prima all’ultima palla su Orf Sport Plus). In campo il circuito WTA: la tappa di Monterrey verrà trasmessa da SuperTennis con semifinali e finale, mentre non è prevista copertura per il torneo “fuori stagione” di Kuala Lumpur, che però offrirà lo streaming a partire dalle semifinali.
SERBIA – INDIA
La difesa dell’Insalatiera, per Djokovic e compagni, riparte da Novi Sad. Lo Spens Sport Center della città natale di Monica Seles ospiterà il match contro l’India. Ormai il tennis è lo sport nazionale: non c’è dunque da stupirsi che le dirette siano programmate su RTS 1, la Rai Uno serba. Come detto in più occasioni, non ci sarà niente su RTS Sat, la versione in chiaro presente su Hotbird. RTS 1 è presente a 16.0° est (criptata in Videoguard), a 39.0° (in Bullcrypt) e a 0.8° ovest (in Nagravision 3). Si partirà venerdì alle 14, sabato alle 15 e domenica alle 13. Collegamenti previsti con 20 minuti di anticipo.
SVEZIA-RUSSIA
Grande occasione per la Svezia di Robin Soderling, che alla Borashallen di Boras ospita una Russia priva di Davydenko e Youzhny. Fuori Vinciguerra per…manifesta inferiorità, gli svedesi puntano su Pim Pim Johansson. Tornato in pista al challenger di Bergamo dopo 11 mesi di stop, il bombardiere di Lund è parso in discrete condizioni ma non ancora competitivo a certi livelli. L’infortunio a Robert Lindstedt alimenta la sensazione di una Svezia “One Man Team”. L’incontro sarà prodotto dagli svedesi di TV10, emittente criptata in Videoguard sul satellite Astra 4° a 4.8° est. Diretta anche su RTR Sport, canale russo che attualmente non trasmette via satellite.
REPUBBLICA CECA – KAZAKISTAN
L’esordio nel World Group della nazionale meno…pura del mondo, il Kazakistan degli “oriundi”, verrà prodotto dalla TV di stato ceca attraverso il canale CT4 sport, la cui unica versione via satellite si trova su Astra 2 a 23.5° est ed è criptato in Irdeto e Criptoworks. In Repubblica Ceca non danno grande importanza a questo match, tanto che sono previste dirette “mozzate”: venerdì dalle 14.40 alle 18 (differita dalle 21 alle 23), sabato dalle 14 alle 15.20 e domenica dalle 13 alle 14.40
ARGENTINA – ROMANIA
Riparte da Parque Roca l’ennesima caccia dell’Argentina all’ossessione Davis: la Romania di Victor Hanescu non dovrebbe rappresentare un ostacolo proibitivo. L’incontro verrà prodotto da Tyc Sports (criptato in Videoguard a 43° Ovest e situato nella mitica “Banda C”) e da TVR 2, il secondo canale di stato rumeno. Quest’ultimo trasmetterà la tre giornate a partire dalle 16, ma è codificato in tutte le sue quattro versioni via satellite.
CILE – STATI UNITI
Niente da fare per un match che gli americani dovrebbero portare a casa grazie al ritorno di Andy Roddick e, soprattutto, all’assenza di Fernando Gonzalez, ancora fermo ai box dopo l’operazione al ginocchio. Negli Stati Uniti l’incontro andrà su Tennis Channel, mentre in Cile sarà prodotto da TVN, che è anche partner della federazione cilena. Gli incontri inizieranno alle 15 italiane, il canale cileno è visibile in streaming aquesto indirizzo, ma molto probabilmente la Davis sarà criptata al di fuori del Cile.
BELGIO – SPAGNA
Si gioca allo Spiroudome di Charleroi, già sede della finale di Fed Cup 2006, la prima vinta dall’Italia. Il Belgio di Malisse e Rochus cercherà di sbarrare la strada alla corazzata spagnola, forte di un Rafa Nadal al rientro dopo l’Australian Open. Si parte tutti i tre giorni alle 14.30: diretta su RTBF La Deux (criptato su Hotbird): fino alle 18.05 il venerdì, fino alle 16.30 sabato e domenica. L’incontro andrà anche sul canale fiammingo VTM, mentre in Spagna ci sarà la diretta integrale su TeleDeporte con probabili passaggi sulle reti generaliste. Purtroppo tutti questi canali sono criptati, ma potremmo consolarci con quello che trasmetterà SuperTennis.
CROAZIA – GERMANIA
Finalmente un incontro in chiaro! Il merito è dei tedeschi di Sport 1, ex DSF. L’incontro sarà prodotto dai croati di HRT TV2 (criptato su Hotbird), con diretta integrale eccezion fatta per un’interruzione di un’ora dalle 12.20 di domenica per lasciare spazio allo sci. Piuttosto ampia la copertura di Sport 1, in chiaro su Astra a 19.2° est alla frequenza 12.480 Pol. V SR 27.500 Fec ¾.
Venerdì 4 marzo
Sport 1 – Diretta dalle 13.15 alle 16 e dalle 16.30 alle 19.15
Sabato 5 marzo
Sport 1 – Diretta dalle 15 alle 18
Domenica 6 marzo
Sport 1 – Diretta dalle 13 alle 15.30
E’ possibile che la diretta possa essere ampliata e/o integrata qualora l’incontro dovesse essere combattuto e prolungarsi al quinto match.
AUSTRIA – FRANCIA
L’hangar dell’aeroporto di Vienna ospiterà uno dei match più interessanti di questo primo turno. E ci sarà viva soddisfazione per i telespettatori. SuperTennis lo ha scelto come uno dei due incontri da seguire, in alternanza a Belgio-Spagna. Ad ogni modo ci sarà la maxi-copertura di TW1, canale austriaco che “switcha” in Orf Sport Plus ed è in chiaro su Astra a 12.663 Pol. H SR 22.000 Fec 5/6. Buona copertura anche sui canali francesi, con la consueta alternanza tra il pubblico di France Television e il privato di Sport Plus (entrambi criptati via satellite).
Venerdì 4 marzo
Orf Sport Plus – Primi due singolari in diretta dalle 13.50
France 4 – Primi due singolari in diretta alle 14
Sport Plus – Primi due singolari in diretta alle 14
Sabato 5 marzo
Orf Sport Plus – Doppio in diretta dalle 13.55
France 4 – Doppio in diretta alle 14
Sport Plus – Doppio in diretta dalle 13.55
Domenica 6 marzo
Orf Sport Plus – Ultimi due singolari in diretta alle 13.25
France 4 – Ultimi due singolari in diretta alle 13.30
Sport Plus – trasmissione dalle 15.50 alle 17.25
STREAMING
Lo streaming ufficiale dell’ITF, reperibile a QUESTO INDIRIZZO, garantirà la copertura di 4 incontri: Serbia-India, Cile-USA, Belgio-Spagna e Austria-Francia. Vale la pena riportare i prezzi: 4,95$ per un giorno, 9.95$ per l’intero weekend e 49.95$ per un pass di 12 mesi, comprensivo anche della Fed Cup. Gli stessi quattro incontri saranno garantiti dalle agenzie di scommesse, Betfair e Bet365 (il cui streaming – non a schermo intero – è gratuito, ma richiede un deposito cauzionale poi spendibile in scommesse).
WTA MONTERREY
Come nel 2010, semifinali e finale del torneo messicano saranno trasmessi in diretta da SuperTennis. Lo streaming delle agenzie di scommesse copre il torneo sin dal primo giorno: si parte con Danilidou-Riske e Kerber-Hercog.
Sabato 5 marzo
SuperTennis – Semifinali in diretta alle 23
Domenica 6 marzo
SuperTennis – Finale in DIRETTA alle 23.30
WTA KUALA LUMPUR
L’anno scorso, questo torneo andò su Star Sports. Quest’anno il broadcaster ufficiale sarà “Astro”. In tabellone ci sono Francesca Schiavone, Alberta Brianti e Maria Elena Camerin. Lo streaming di Betfair e Bet365 è presente sin dal primo giorno, tanto che lunedì trasmette Schiavone-Dokic e Brianti-Lertcheewakarn.
Fonte: Ubitennis