“Accuse infondate, riferimenti errati, conclusioni fantasiose”: cosi’ News Corporation in un comunicato ha smentito le nuove accuse sul magnate dei media Rupert Murdoch. “Il dipartimento di Giustizia Usa, la corte federale hanno inoltre gia’ allontanato l’ipotesi che Nds sia responsabile di pirateria televisiva o abbia distribuito dei codici per facilitarla”. Finora accusato di intercettazioni illecite e corruzione di poliziotti, Murdoch e il suo impero mediatico sono nel mirino per un altro reato: concorrenza illecita alle altre tv. Secondo ducumenti rivelati dalla Bbc, una societa’ di software che fa riferimento a Murdoch avrebbe infatti manomesso i codici della smart card di un nuovo canale digitale della Itv, principale rete britannica concorrente di BSkyB.
Una manomissione che avrebbe permesso agli utenti di ricevere i canale senza pagare l’abbonamento e che avrebbe portato al crollo dei proventi della tv. Un’accusa per la quale Murdoch rischia addirittura il ritorno della licenza tv. Un caso tenuto d’occhio anche dall’Fbi e che, secondo l’Indipendent, vedrebbe anche implicato un tecnico italiano, esperto di sistemi di sicurezza dei computer e inquisito in Sicilia dalla magistratura per hackeraggio appunto di smart card, pagato regolarmente dalla News international.