L’associazione chiede inoltre, memore di quanto accaduto nelle precedenti Olimpiadi, di non “saltare” di continuo tra uno sport e l’altro impedendo di vedere qualunque gara in modo completo. “Meglio far vedere alcune cose in differita, piuttosto che fare impossibili salti mortali tra eventi che si sovrappongono – afferma l’associazione – Perché ci si appassioni ad un incontro e alla sfida è necessario che il match sia trasmesso in modo integrale, senza continue interruzioni che spezzano il filo dell’emozione. Non ha senso vedere mezza partita e poi perdersi la parte finale della sfida per far vedere un’altra disciplina o peggio ancora una premiazione, cosa purtroppo sistematicamente verificatasi negli anni passati, in particolare nel 2004. Da qui la diffida, in cui si intima anche di non superare i tetti massimi di pubblicità consentiti. In tal caso, infatti, scatterebbero immediate le denunce all’Autorità delle Comunicazioni”.