Non più solo Sanfront. Sembra allargarsi a macchia d’olio il problema della cattiva ricezione dei canali Rai attraverso il digitale terrestre. Segnalazioni di un analogo disservizio ci giungono da un po’ tutta la Valle del Po, che sembra essere percorsa – da est a ovest – da un segnale singhiozzante e dispettoso. Di quelli insomma che sembrano a divertirsi a scomparire prima del finale di un film o mentre il capitano della tua squadra del cuore si appresta a battere il rigore decisivo.
Fabrizio Bessone, oltre ad essere l’attuale assessore al Turismo, è anche il primo candidato a sindaco ufficiale di Crissolo: “Anche noi abbiamo problemi con la ricezione del segnale Tv. Spesso e volentieri il segnale non arriva o arriva ad intermittenza. Ho personalmente segnalato più volte il disservizio in Comunità montana, ma ad oggi non sono riuscito a capire se esiste un problema e se si sta tentando di risolverlo in modo definitivo. Rimane il fatto che ritengo assolutamente vergognoso il fatto che in montagna – oltre a dover affrontare tutte le altre difficoltà relative ad una “vivibilità sostenibile” – non si riesca neppure a vedere la televisione”.
Non va meglio a Paesana. Qui la segnalazione arriva da un’anziana, ma attenta pensionata: “Il segnale scompare sovente, a volte anche per ore intere. I problemi maggiori si segnalano negli impianti con decoder “esterni” al televisore. Gli ultimi messi in commercio, quelli con il decoder incorporato, sembrano patire meno il problema”.
Anche nel paese “cuore” della Valle, il problema sta per approdare in Consiglio comunale, così come accaduto a Sanfront, dove la minoranza ha fatto da pungolo ai colleghi di maggioranza.
A Paesana l’opposizione Guidata da Enrico Miolano ha chiesto al sindaco Anselmo “quali provvedimenti abbia già adottato l’Amministrazione comunale al proposito” e propone che nell’immediato, “il consiglio comunale, all’unanimità (sull’esempio di altri Comuni del circondario), approvi un documento di denuncia dell’attuale situazione, atto da inviare alla Rai e agli organi competenti, nel quale si chieda una soluzione urgente al problema (che si trascina ormai da troppo tempo), e nel quale si specifichi che il perdurare della mancanza di segnale potrebbe preludere a successive azioni legali”.
Non va meglio nemmeno altrove. Sono dolori per tutti. Perlomeno a livello di programmi televisivi. Più marcati sule Terre Alte, ugualmente fastidiosi in Bassa Valle.
Marco Martino, vicesindaco di Gambasca: “Al momento solo un paio di famiglie ci ha interpellato per questi problemi, mesi fa. Effettivamente, a volte il segnale salta, ma non abbiamo registrato intere giornate di assenza del segnale perchè credo che Gambasca sia meglio “esposta” al ripetitore di Martiniana. Da noi si parla di episodi sporadici. Quindi al momento come amministrazione non siamo intervenuti. Se i problemi però persisteranno, credo che ci muoveremo come hanno fatto i colleghi di Sanfront”.
Cesare Cavallo, sindaco di Rifreddo: “Anche noi siamo pesantemente alle prese con le difficoltà di ricezione del segnale Rai che funziona ad intermittenza. Una situazione cui, come Amministrazione, abbiamo cercato di porre rimedio segnalando dapprima la problematica e poi cercando di perorare questa causa in seno agli organi rappresentativi dei comuni. Credo, infatti, che si possa ottenere qualcosa nei confronti di un colosso come la Rai solo unendosi e facendo massa critica. In quest’ottica se i disservizi, come purtroppo è probabile, continueranno abbiamo intenzione di promuovere un documento unitario dei comuni della zona da indirizzare sia all’azienda sia ad Anci e, soprattutto, Uncem che tra l’altro sta già operando sul tema”.
L’impressione è quella che tutte queste proteste sacrosante siano una sorta di mille rivoli destinati a disperdersi nel mare della Rai. E che toccherebbe alla Comunità montana di convogliarli tutti in una sorta di torrente impetuoso.
Fonte: TargatoCN