“Le attività di switch-off – prosegue – , iniziate per la Puglia alla fine del mese di maggio 2012, hanno riservato ai telespettatori pugliesi non pochi disagi. Il passaggio definitivo dal segnale televisivo analogico al più rivoluzionario digitale terrestre, se a molti ha concesso la possibilità di ricevere più canali televisivi, di essere sempre in contatto con il mondo, moltiplicando di fatto l’offerta dei programmi televisivi, ad una fascia di popolazione ha creato immagini a scacchi, voci spezzate, schermi oscurati o a “effetto neve”, scomparsa di alcuni canali Mediaset e Rai, segnale a intermittenza. Tali disagi stanno mettendo a dura prova la pazienza dei telespettatori che non si aspettavano che si potessero verificare così tante e prolungate difficoltà”, tiene a sottolineare Giovanni Quinto, sollecitato nelle scorse settimane da molti cittadini che gli hanno chiesto di interessarsi della questione.
“Dai dati forniti dalla struttura tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico – aggiunge Quinto – abbiamo appreso che le chiamate giunte al numero verde attivato dallo stesso Ministero (800.022.000) il giorno dello switch-off pugliese sono state 3.800 delle quali 183 provenivano dalla città di Canosa: in molti non sapevano nulla del cambio e non avevano nemmeno acquistato il decoder. In alcune città, dove per l’80 per cento degli utenti il servizio è rimasto fuori uso, si è addirittura potuto ipotizzare il reato di interruzione del servizio pubblico”.
E anche a Canosa il disagio non accenna a diminuire. “In questi giorni numerose sono le segnalazioni sia delle Associazioni dei Consumatori sia dei semplici cittadini”, aggiunge l’assessore alla Comunicazione Istituzionale. “Il disagio, ci è stato comunicato che è dovuto a una molteplicità di fattori sui quali si sta ancora lavorando, ma in gran parte, pare che sia dovuto alle interferenze reciproche tra emittenti di diverse aree, a problemi di alcune reti che non sono state ottimizzate a dovere. In questo gioco al rimpallo di responsabilità tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le reti televisive è il cittadino che sopporta i disagi, pur continuando a pagare un canone televisivo piuttosto elevato”.
“La buona notizia – ha annunciato l’assessore Quinto – è che, dopo vari contatti, ci è stato comunicato dal Ministero che già dalla prossima settimana la situazione dovrebbe marcatamente migliorare, in quanto stanno per essere concluse tutte le attività finalizzate ad indirizzare sulla zona di Canosa un migliore e più potente segnale, attraverso l’utilizzo di nuovi ripetitori che dovrebbero garantire una migliore copertura geografica della trasmissione/ricezione.
L’auspicio è quello che presto potremo ricevere un segnale migliore, senza essere costretti a orientare nuovamente le antenne e le parabole”.