Non siamo disposti a rinunciare alle nostre emittenti perché rappresentano l’essenza stessa della democrazia e non intendiamo permettere che siano strangolate dall’adeguamento alle nuove tecnologie. Ecco perché abbiamo voluto accompagnarle in questo complesso passaggio dall’analogico al digitale. Ci aspettiamo che crescano migliorando trasmissioni e servizi ai cittadini e soprattutto dando occupazione”. L’importo degli investimenti che le imprese progettano di realizzare è strettamente legato alla potenza di trasmissione degli impianti, quindi più questa è alta, più cresce il valore massimo degli investimenti ammissibili. Questi possono essere compresi tra un minimo di 300mila euro e un massimo di 1,5 milioni di euro.
Vendola: sei milioni a 22 emittenti pugliesi per il passaggio al digitale terrestre
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