Dopo oltre un anno di incontri con le OO.SS. per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro Quadri, Impiegati, Operai del Gruppo Rai la trattativa ha evidenziato una articolata diversità di posizione tra le Parti rispetto all’ipotesi di accordo che era stata faticosamente delineata nella mattinata del 1 marzo con il contributo di tutte le Organizzazioni Sindacali.
Tale ipotesi di accordo conteneva importanti garanzie sul piano dell’occupazione e della stabilizzazione dei precari, sull’accesso al lavoro, sulla valorizzazione delle competenze, sul mantenimento del perimetro produttivo e sulla riduzione del ricorso agli appalti, e prevedeva il riconoscimento di una somma di 2 mila euro una tantum (mille per il personale con contratto a termine), del 75% del Premio di Produzione 2011 (pari ad ulteriori 1.180 euro) e l’aumento dei minimi stipendiali di 85 euro distinto in due tranche. Prevedeva anche – coerentemente con quanto stabilito nel documento di Impegno Programmatico sottoscritto da tutte le OO.SS. in occasione del precedente rinnovo del 2009 – alcune misure volte a razionalizzare le componenti variabili della struttura retributiva in un’ottica di alleggerimento della dinamica del costo del lavoro e di più equa redistribuzione delle risorse economiche disponibili.
Peraltro la nota situazione di crisi del mercato è stata affrontata attraverso una attenta ottimizzazione di tutti i costi esterni che ha permesso di mantenere la leadership di mercato al gruppo Rai e di poter circoscrivere alla razionalizzazione degli istituti contrattuali e all’alleggerimento della dinamica retributiva gli impatti richiesti per il contenimento del costo del lavoro sul conto economico dell’Azienda per i prossimi anni.
Tali misure sul costo del lavoro, come noto alle OO.SS., rappresentano il presupposto indispensabile per poter mitigare le altrimenti inderogabili misure previste dal Piano Industriale 2010-2012 e dal Piano di Risanamento varati all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione.
Nonostante l’impegno e l’elevata qualità dell’interlocuzione sono emerse all’interno di alcune delle Sigle sindacali difformità di vedute rispetto all’ipotesi d’accordo che era stata delineata e che – nei suoi contenuti economici complessivi – rappresenta il punto di equilibrio più avanzato, oltre il quale rischierebbero di essere rimessi in discussione gli attuali assetti contrattuali che disciplinano i rapporti di lavoro all’interno del Gruppo Rai.
L’Azienda comunque auspica ancora che si possa pervenire positivamente ad una valutazione conclusiva del negoziato ferme restando le compatibilità economiche rappresentate alle OO.SS. e conferma la propria disponibilità in tal senso – dovendosi comunque tener conto della ristrettezza dei tempi a disposizione – prima di riprendere la dovuta implementazione delle misure approvate.